parità

Intesa centrodestra-Patt per affossare la doppia preferenza di genere

Consiglio provinciale, si profila un accordo. Coppola: “Va mantenuta, c’è un deficit di presenza delle donne dove si fa politica”



TRENTO. Si profila un accordo tra centrodestra e Patt in consiglio provinciale a Trento per superare la doppia preferenza di genere e portare a tre le preferenze alle elezioni provinciali, di cui una di genere diverso. 

La legge sulla doppia preferenza – fortemente voluta dal Pd - fu approvata nella passata legislatura senza non pochi mal di pancia nella stessa maggioranza di centrosinistra autonomista a cominciare proprio dal Patt ma anche dall’Upt. 

Sul tema interviene con una nota Lucia Coppola, consigliera provinciale del Gruppo Misto/ Europa Verde: "L'importante legge sulla doppia preferenza di genere, acquisita in Trentino nella scorsa legislatura provinciale, rischia purtroppo di essere rigettata da due differenti disegni di legge, uguali nel merito ma che non corrispondono alle aspettative di tante e tanti sul tema dei diritti civili". 

"Dire sì alla doppia preferenza di genere significava affermare in modo chiaro che anche in Trentino, come nelle altre regioni italiane dove la legge in vigore, si opera, e si vota, in modo tale da garantire equità e giustizia nella rappresentanza politica e istituzionale", aggiunge Coppola secondo la quale "vi è un deficit di rappresentanza nei luoghi dove si fa politica, dove si decide il governo del territorio nel quale le donne rivestono un ruolo così essenziale e importante". "E' una discriminazione che emargina e penalizza le donne, che danneggia la società nel suo insieme privandola del punto di vista, dei saperi, delle storie, dell'impegno delle donne. E' necessario richiamare tutto il Consiglio provinciale al rispetto concreto, e non solo a parole, del genere femminile, mantenendo la doppia preferenza di genere", conclude Coppola. 













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