cavedine

Il sagrato della chiesa è a pezzi: i fedeli ne “adottano” un metro a testa

L'iniziativa della parrocchia di S. Maria Assunta: con 100 euro si può partecipare alla ripavimentazione


Daniele Peretti


CAVEDINE. È appena partita, ma è già un successo l'iniziativa promossa dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta "Adotta anche tu un metro quadrato della nuova pavimentazione del sagrato". Si può "adottare" con una spesa di 100 euro al metro quadrato, anche se ovviamente nessuno impedisce di versare più quote e quindi di metri di sagrato, adottarne anche di più. La decisione, originale se non altro nel modo di proporla, è stata presa per dare modo alla comunità di contribuire alla copertura della spesa complessiva dell'intervento: 15mila euro. Al contrario di quanto accadeva in passato, quando i benefattori ci tenevano a far comparire una targhetta che riportavano il cognome della famiglia che aveva fatto la donazione, per esempio sui banchi della chiesa, oggi in molti preferiscono partecipare ma non comparire. Tant'è che l'idea iniziale di realizzare in mezzo alla piazza un rombo con tutti i nomi di coloro che hanno aderito alla campagna di finanziamento è stata accantonata, come probabilmente lo sarà anche quella di ricordarli con un più discreto ma pur sempre molto esplicito cartello laterale.L'aspetto fondamentale è però che i parrocchiani hanno reagito positivamente alla richiesta di sostegno economico, ma non solo. Da lunedì sono all'opera nel cantiere anche cinque muratori in pensione - Santo, Fausto, Luigino, Roberto e Sergio - che come volontari e operando con mezzi propri stanno creando la base per la pavimentazione, in modo tale che i posatori non debbano perdere tempo in operazioni preparatorie e possano concentrarsi da subito sulla posa. In questo modo si riesce a contenere la spesa in modo molto significativo: si dovrebbe ridurre più o meno alla metà rispetto a quanto sarebbe stato necessario affidando ai professionisti tutta la realizzazione.Dalla Curia nessun contributo? «Avremmo potuto ottenere una partecipazione alla spesa, ma solo se avessimo ottemperato a tutte le richieste burocratiche e nei tempi dettati dalla Curia. L'intervento era però urgente, perché il rischio che qualche anziano inciampasse nel selciato sconnesso cadendo a terra era concreto e per questo abbiamo preferito rimboccarci le maniche e metterci a lavorare.»La fine dei lavori è prevista per fine mese e poi si aprirà la discussione sulla chiusura sia al traffico che al parcheggio, escludendo ovviamente i mezzi necessari per le celebrazioni e quelli dei disabili. Ma questo sarà un capitolo che si aprirà con una trattativa che sarà avviata con l'amministrazione comunale. Una piazza a uso esclusivo dei pedoni è sicuramente apprezzabile ma nessuno nasconde che ci possano essere resistenze e che comunque il discorso vada inserito in un contesto di mobilità e utilizzo complessivo degli spazi pubblici più ampio. La pavimentazione era comunque l'urgenza, la destinazione finale di quello spazio potrà essere valutata anche in un secondo momento. Intanto, chi vuole contribuire lo potrà fare o con una donazione diretta al parroco, don Bruno, oppure effettuando un versamento sul conto corrente intestato alla Parrocchia di Cavedine (Iban IT09N080163420000035302930) mettendo in causale un riferimento alla ripavimentazione della piazza.Malgrado l'impegno straordinario di questa occasione, la parrocchia di Cavedine non si ferma e l'occasione della proposta di adozione è buona anche per raccontare come sabato scorso sessanta bambini abbiano preso parte ad un Pigiama Party che, oltre all'occasione di dormire all'interno dell'oratorio, proponeva anche una passeggiata notturna, scortati dai Forestali, a osservare le stelle. Non solo, ma il 31 maggio è stato piantato l'acero a ricordo dei 20 bambini nati nel corso del 2022 e in più l'amministrazione comunale ha donato ad ogni famiglia una pianta di betulla col una targhetta che riportava il nome dei bambini. Martedì e mercoledì la facciata della chiesa del paese si è illuminata, com'è tradizione molto invidiata da altre realtà parrocchiali, di rosa e di azzurro. Un modo per festeggiare in modo allegro e visibile l'arrivo degli ultimi neonati, che ora sono arrivati a dodici: 7 femmine e 5 maschi.













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