Troppi impegni, Cimarolli non si ricandida a sindaco 

Verso le Comunali del 3 maggio. A Bondone l’attuale primo cittadino ha deciso di farsi da parte. Come lui anche l’attuale vice Giacomo Valerio e anche la giovane Chiara Cimarolli 


Aldo Pasquazzo


Bondone. Già cinque anni fa, a Bondone, comune già classificato tra i Borghi più belli d'Italia, il movimento politico “Unione e Trasparenza” aveva faticato a mettersi assieme, ma alla fine della consultazione, come lista unica, era riuscito a ottenere il quorum per essere eletto. Ebbene, ora la “triade” più rappresentativa di quella rappresentanza cittadina, per motivi e ragioni diverse, ha fatto intendere di non voler riproporsi. L’archittetto - sindaco Gianni Cimarolli, il suo vice Giacomo Valerio e la vera sorpresa delle consultazioni ultime Chiara Cimarolli -, hanno preannunciato per bocca dello stesso sindaco di voler farsi da parte per lasciare il posto ad altri, anche se al momento i movimenti che si riscontrano provengono principalmodo dalla frazione di Baitoni che come numero di abitanti ne conta molti di più che Bondone. Proprio nel paese lungolago il sentore di una eventuale lista utile a non confluire obbligatoriamente su Storo sembra stia crescendo. I nomi più gettonati nel promuovere iniziative elettorali sembrano essere quelli che fanno riferimento ai nuclei familiari dei Salvotelli, Scalmazzi e dei diversi Valerio.

Non più tardi di martedì, all'ora di pranzo, lo stesso Gianni Cimarolli avvertiva: «Professionalmente sono preso da più parti, il mio vice Giacomo Valerio è in Comune da una vita e quindi lo comprendo, mentre Chiara Cimarolli è giovane e brava ma deve ultimare le incombenze universitarie».

I tre sono al momento alle prese con l’idea di chiudere due iniziative in grado di tornare a fare la differenza in modo da ridare visibilità e servizi ai due paesi.

«Tra una decina di giorni (anche su interessamento dei nostri assessori provinciali giudicariesi Tonina, Gottardi e Failoni) la Giunta provinciale dovrebbe deliberare l'apertura di un dispensario farmaceutico utile a sopperire la chiusura della farmacia e demandare così al dottor Alessando Fusi di dar corso al punto vendita alternativo. Poi su Idroland (mega opera incompresa e sotto utilizzata) si potrebbero aprire ben altre prospettive rispetto adesso dal fatto che quell'area, da sempre considerata una delle nicchie del lago d'Idro ma non solo dal versante trentino, abbia ad avere ulteriori sbocchi e visibilità».

Per accapararsi la gestione di quell’area, già ci sarebbe un gruppo locale ben organizzato affinché quel punto d'incontro e di riferimento, sia per bagnanti che per quant'altri che praticano attività di parapendio, abbia ad essere rilanciato e valorizzato.

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