Terza età, 30 anni di relazioni 

I corsi Utetd di Pinzolo. Nel 1990 sette amministrazioni comunali hanno deciso investire in progetti culturali destinati a persone non più giovanissime. La referente Pozzetti Volta: «Così si instaura un rapporto costruttivo con i ragazzi»


Walter Facchinelli


Pinzolo. L’Università della Terza Età e del Tempo disponibile di Pinzolo compie 30 anni. Era il 1990 quando viene istituita l’Università della Terza Età a Pinzolo, Comune capofila dell’Alta Valle Rendena alla quale aderiscono, convinti della bontà dell’iniziativa Carisolo, Giustino, Massimeno, Caderzone, Strembo e Bocenago. Negli anni Novanta la Val Rendena è in grande espansione, crescita economica e trasformazione sociale. Fu allora che le sette amministrazioni locali, sindaci in testa, decisero di investire in cultura con progetti culturali destinati a persone non più giovanissime, considerandole una risorsa per le proprie Comunità.

Svariate motivazioni

Dall’altra parte, ovvero nelle persone non più giovanissime che si iscrivono ai corsi dell’Università della Terza Età, le motivazioni erano le più variegate. C’è chi frequenta i corsi per il piacere di ritornare a scuola e rinverdire le proprie conoscenze o acquisirne altre. Chi mira ad ampliare il proprio orizzonte di vita. Chi per sentirsi ancora protagonista di un mondo in rapida evoluzione e ne vuole cogliere le dinamiche economiche, politiche e sociali, per non sentirsi spiazzato. Chi per relazionarsi con persone con gli stessi suoi interessi e curiosità. Sono i “piaceri dell'anima” come l’arte, la musica, la poesia, la letteratura, la storia e la medicina. «La vera trasformazione, ci racconta Serena Pozzetti Volta attuale referente dell’Utetd di Pinzolo, sta nell'arricchimento e nei benefici a livello personale che la “scuola” ha prodotto in trent’anni». Primo tra tutti «il gusto di ritrovarsi» tra persone con le stesse passioni «non le solite chiacchiere da salotto». Utetd è sinonimo di curiosità che stimola la memoria, invita a conversazione e confronto, sviluppando spirito critico che permette l'acquisizione di nuovi linguaggi. «Inevitabilmente, afferma Serena Volta, anche in famiglia si condividono le esperienze scolastiche e coi giovani si instaura uno scambio costruttivo di opinioni». In trent’anni sono aumenti autostima e benessere individuale, sono migliorate le relazioni tra i frequentanti con rapporti amichevoli, rinforzati da viaggi e visite a luoghi storici e artistici.

Spazio per tutti

A Pinzolo si sottolinea «col confronto tra cittadini liberi che hanno opinioni non sempre sono convergenti, si sono instaurati rispetto reciproco e tolleranza, perché all'Università c'è spazio per tutti». In questi 30 anni di vita l'Università di Pinzolo si è concretizzata nei volti e nelle esperienze con persone speciali «con le quali abbiamo intrapreso un cammino e ci hanno lasciato un solco indelebile». Tra questi l'assessore comunale di allora Claudio Cominotti, Erna Maffei ed Enza Cunaccia che hanno suggerito di introdurre la scuola per adulti a Pinzolo. Le prime referenti Lina Bertolini e Myriam Binelli, coadiuvate da Ezio Binelli «che hanno organizzato e divulgato l’Ute con impegno e dedizione». Tante altre persone, alle quali le “matricole” sono molto riconoscenti «perché hanno creduto nel progetto senza riserve, dimostrando attaccamento al territorio e fiducia nell'idea della cultura come promozione sociale». L’Utetd, ieri come oggi è «cultura per tutti e alla portata di tutti, senza distinzione d’età, barriere e vincoli».













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