Strembo, ponte collassato: ripristino con transazione 

La giunta provinciale impegna 65 mila euro per i lavori di sistemazione coinvolgendo i soggetti che l’hanno costruito. Soddisfatto il sindaco Ferrazza


di Walter Facchinelli


VAL RENDENA. La Giunta Provinciale, nella seduta del 18 gennaio 2018, ha approvato l’atto di transazione e impegnato 65.880 euro per il Ponte di Strembo, gettando le basi per la consegna e l’esecuzione dei lavori di sistemazione del Ponte della variante di Caderzone - Strembo sulla statale 239. L’atto di transazione approvato dalla Provincia con “Codelfa spa”, “Lombardi Ingegneria srl”, “Sws Engineering spa” e l’ingegner Mauro Trentinaglia punta al ripristino della funzionalità del ponte «nel modo più adeguato».

Dal 22 febbraio 2007 quando “Ati”, composta da Codelfa (mandataria) e Oberosler (mandante) ha concluso i lavori del “nuovo tracciato stradale della Ss 239 tra il ponte sul Sarca a Caderzone e oltre l’abitato di Strembo” per 9.591.233,06 euro, si arriva al 9 agosto 2017, quando il ponte è collassato per il cedimento delle tirantature del contrappeso del ponte “lato Strembo”. Il recente atto di transazione, evita le lungaggini di un contenzioso «tutt’ora incerto non essendo ancora stato chiare le cause del dissesto» e punta «al ripristino della funzionalità del ponte nel modo più adeguato». La Provincia è «interessata a conoscere le cause del problema «per verifiche e/o modifiche su strutture esistenti analoghe e per accorgimenti tecnici sulla progettazione di future opere similari». La Provincia, committente dell’opera, versa 65.880 euro per «adeguare il ponte alla normativa “NTC 2008”; lo spostamento di tutti sottoservizi, la tubazione e il box esterno nella spalla sud del ponte; la fornitura delle celle di carico dei nuovi appoggi in neoprene; le prove di carico; la rimozione delle zavorre posizionate sulla soletta del ponte; la manutenzione ordinaria e straordinaria/ripristini dei componenti dell’impalcato» e per aver realizzato il by-pass temporaneo alla circolazione stradale dell’estate 2017. “Codelfa spa” si impegna a realizzare a propria cura e spese tutte le opere previste del progetto di ripristino del Ponte, che si aggirano sui 300.00 euro, riportandolo alle condizioni di funzionalità antecedenti al danneggiamento dei cavi di contrappeso dell’agosto 2017. Opere relative a «scavi e rinterri, getti di calcestruzzo, elemento di ancoraggio in carpenteria metallica in acciaio zincato, barre Dywidag comprese le perforazioni per il loro alloggiamento e la malta adeguata per l’ancoraggio, la rimessa in posizione dei due appoggi della spalla sud ed il risanamento con prodotti adeguati delle fessure esistenti nell’impalcato».

La “Lombardi Ingegneria srl” all’epoca progettista della variante migliorativa del ponte, riceverà da Codelfa 14.000 euro per fornire il «progetto di ripristino delle condizioni di vincolo della prima campata a sud (contrappeso) alla medesima spalla, le analisi strutturali con modellazione 3D globale del ponte».

L’ingegner Mauro Trentinaglia, che fece il collaudo statico del ponte «respinge qualsiasi responsabilità circa l'accaduto» è stato nominato coordinatore della sicurezza e Collaudatore statico.

Walter Ferrazza, sindaco di Bocenago e rappresentare i censiti e le Amministrazioni della Val Rendena alla Conferenza dei servizi provinciali a Trento, esterna «soddisfazione, la firma dell’atto di transazione darà il “là” all’avvio dei lavori, che avverranno in 45 giorni, compatibilmente con le condizioni meteo».













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