Storo, il cedro è sano ma il suo destino  è in mano ai residenti 

I tecnici di San Michele ne hanno verificato lo stato di salute: «Non ci sono pericoli». Il sindaco: «Faremo la consultazione»


di Stefano Marini


STORO. Fa discutere a Storo la questione dell'antico cedro che svetta al centro della piazza del municipio locale. Come spesso accade in questi casi, per i bar del paese si sono subito diffuse una serie di bufale, quelle che con vezzo esterofilo a molti piace ormai chiamare "fake news". Ad esempio c'è chi è convinto che l'albero sia a rischio di morte, quando invece è sanissimo. Per fortuna è possibile fare chiarezza grazie alla perizia stilata dall'Istituto Agrario di San Michele all'Adige riguardo allo stato di conservazione del cedro.

Nella relazione a firma del dottor Giorgio Maresi si può leggere che «il cedro ha dimensioni ormai significative, con circa 25 metri di altezza e 85 cm di diametro. Fusto, colletto e radici sono privi di difetti strutturali evidenti e il soggetto gode di ottima vegetazione e di buon vigore. Il recente rifacimento della copertura della piazza non sembra aver inciso sulle radici o creato stress alla pianta. La chioma è stata però interessata questo inverno dalla rottura, causa neve, di diversi rami e i successivi interventi di potatura dei monconi hanno lasciato il soggetto con una ramificazione molto irregolare e asimmetrica».

L'albero dunque è sano. Concetto che Maresi ribadisce poco più avanti che «al momento non ci sono elementi di pericolosità in quanto la pianta è fondamentalmente sana e priva di difetti. La chioma rimasta richiede però la messa in opera di un paio di consolidamenti dinamici con materiale tipo cobra da 2 tonnellate, posti sul ramo assurgente e su quello più grosso e patente. Sarà necessario poi intervenire nei prossimi anni con potature di ricostituzione della chioma per ricreare un certo equilibrio e dare una valenza estetica ai rami rimasti. Ovviamente il rischio neve non verrà completamente annullato, ma visti i pochi rami rimasti, è ora comunque fortemente ridotto».

A causa delle potature il cedro ha però subito un danno estetico assai grave. «La pianta risulta fortemente mutilata - continua Maresi - e ha perso gran parte della sua valenza estetica e paesaggistica che difficilmente potrà recuperare. Forse può essere presa in considerazione anche la sostituzione con un nuovo soggetto o della stessa specie o di altre».

Chiarito che il cedro sta bene, resta la questione della consultazione informale che il Comune di Storo vorrebbe indire per chiedere ai cittadini cosa fare della pianta. Anche qui si è diffusa l'idea che la consultazione sia un ipotesi e non una certezza. Dubbi spazzati via dal sindaco di Storo Turinelli che conferma in toto quanto già affermato dalla consigliera Lara Gelmini. «La consultazione si farà assolutamente - ribadisce il sindaco - solo non in agosto, perché ci vuole il tempo di preparare la cosa, ma vorremmo arrivarci già a settembre».













Scuola & Ricerca

In primo piano