animali selvatici

Statale del Caffaro, aumentano gli scontri auto-caprioli: due negli ultimi giorni

Una volta erano i cinghiali, ora gli ungulati. Attraversano la strada per abbeverarsi nel fiume Chiese



CONDINO – STORO. Una volta erano i cinghiali, ora sono i caprioli il pericolo per gli automobilisti lungo la statale 237 del Caffaro: negli ultimi giorni due scontri hanno portato alla morte di due ungulati e danni alle vetture. 

All'altezza della stazione di servizio di Paolo Leotti tra Condino e Storo, la presenza di caprioli è quasi continua tanto che a farne le spese – negli ultimi giorni – sono stati ben due automobilisti e altrettante bestiole. Dall'imbrunire all'alba i rischi permangono.

Negli ultimi due casi ammaccature alle auto e decesso istantaneo dei giovani animali. In uno dei due scontri a subire le conseguenze maggiori una Maserati condotta da Corrado Bonomini che di tardo pomeriggio stava rientrando alla volta di casa. 

“ Un tempo a creare problemi e attraversamenti a rischio erano principalmente i cinghiali, ma ora – avverte il gestore dell'area – sono riapparsi i caprioli. Ai miei utenti ricordo sempre di stare all'erta lungo l'intero rettifilo dove il via vai di selvatici si ripete dal fatto che transitano da un versante e l'altro per abbeverarsi lungo l'alveo del vicino fiume Chiese”.

Una quindicina di anni fa, sempre dentro in quest’ area, a metà pomeriggio un grosso cinghiale aveva prima attaccato Giuseppe Leotti per poi spaventare gli automobilisti in sosta e coloro che attendevano  l'autolavaggio; solo dopo l'arrivo di forestali e guardacaccia il maiale selvatico era stato abbattuto. A.P.













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