Scuolabus “a luci rosse” il preside lancia l’allarme 

Pieve di Bono - Prezzo. La segnalazione parte da un autista che ha notato studenti accedere a siti porno dal cellulare. Pizzini ha incontrato le famiglie


di Stefano Marini


PIEVE DI BONO - PREZZO. La tecnologia produce tanti benefici ma spesso reca con sé anche qualche problema imprevisto. Un esempio s'è avuto nelle scorse settimane a Pieve di Bono-Prezzo, allorché si è scoperto che alcuni ragazzini delle medie armati di smartphone utilizzerebbero internet per consultare siti pornografici condividendo le immagini anche con i loro compagni più piccoli.

La notizia esce da alcune lettere che il dirigente scolastico Fabrizio Pizzini ha inviato a tutte le famiglie degli studenti della scuola secondaria di primo grado "Giovanni Pascoli" di Pieve di Bono - Prezzo. La prima, intitolata "uso improprio dei cellulari sullo scuolabus" è stata inviata alle famiglie degli studenti provenienti dal Comune di Castel Condino. «Nei giorni scorsi - si legge testuale - un autista della ditta "Maestri Autotrasporti" che svolge il servizio di scuolabus sulla tratta Pieve di Bono - Castel Condino mi ha esplicitamente segnalato che alcuni ragazzi usano in maniera del tutto impropria, diseducativa e spesso "volgare" il cellulare durante il viaggio (soprattutto) di rientro dalle lezioni. Ricordando che il cellulare può essere portato a scuola solo per esigenze di immediata e del tutto speciale comunicazione con la famiglia, uso che è invece tassativamente vietato in tutte le altre circostanze, trovo oltremodo inopportuno che alcuni ragazzi - incuranti dei richiami dell'autista - utilizzino sullo scuolabus il cellulare per accedere a siti pornografici, condividerne i video con i compagni più giovani (e ancora bambini) fino al punto di assurgere a riferimento per l'intera scolaresca sulla strada del rientro in famiglia».

Il dirigente scolastico continuava sottolineando come gli strumenti a disposizione della scuola per intervenire su questi comportamenti siano "pochissimi" e sollecitava le famiglie ad una "stretta collaborazione per evitare il ripetersi di simili comportamenti".

Lunedì 26 marzo poi lo stesso Pizzini ha poi convocato una riunione di approfondimento invitando tutti i genitori degli alunni delle medie di Pieve di Bono-Prezzo. Per il dirigente scolastico il discorso da fare è ampio: «Alla riunione c'erano una cinquantina di genitori - precisa Pizzini - come è facile intuire questo cattivo utilizzo dei telefonini non è diffuso solo fra gli studenti di Castel Condino e la segnalazione che ci è stata fatta è solo servita da campanello d'allarme. Non è solo una questione legata alla sessualità. Su internet i bambini possono trovare di tutto, dai giochi violenti ai malintenzionati. Si tratta di uno strumento potente che come tale richiede maturità e consapevolezza nell'utilizzo. Noi sul pullman abbiamo poco spazio per intervenire, per questo abbiamo concordato con famiglie e società di trasporti un maggior monitoraggio ed interventi mirati al fine di limitare questi comportamenti».













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