Sciatori estratti dalla valanga, ma per finta 

Pinzolo, applaudita l’esercitazione del soccorso alpino. Maestri: «Consultate sempre il bollettino»


di Walter Facchinelli


PINZOLO. La simulazione pubblica d’intervento del Soccorso Alpino con l’ausilio di unità cinofila, per la ricerca e il disseppellimento di due sciatori travolti dalla valanga, è stata la novità del recente “Campionato Italiano di Sci per Operatori Trasporto Infermi. 21° Memorial Claudio Maturi e 14° Trofeo Pietro Maturi” dell'Associazione volontari soccorso e trasporti infermi Pinzolo - Alta Rendena. Luciano Imperadori, speaker della dimostrazione assieme ad Alex Salvaterra, ha ringraziato «il lavoro volontario e preparato dei 360 concorrenti al Campionato e il sacrificio delle loro famiglie che ne sopportano l’impegno». In piazza san Giacomo un cumulo di neve ha reso realistico lo scenario creato per l’esercitazione dimostrativa della ricerca di due persone travolte dalla valanga. Simone Maestri, neopresidente del Soccorso Alpino di Pinzolo, afferma: «Si tratta di uno degli interventi più complessi poiché necessita di un elevato numero di partecipanti, che devono seguire procedure ben definite per ridurre al minimo i tempi di estrazione dei sepolti dalla massa nevosa». Molte persone hanno assistito alle procedure di ricerca, recupero, soccorso e messa in salvo dei due scialpinisti. La scelta di effettuare quest’intervento all’imbrunire ha coinvolto i vigili del fuoco volontari di Pinzolo, intervenuti con i sistemi mobili di illuminazione. Tutto è iniziato con la chiamata alla centrale operativa che ha fatto scattare i soccorsi composti da una decina di volontari del soccorso alpino di Pinzolo, dei carabinieri e l’unità cinofila del soccorso alpino di Riva del Garda, col cane Dante di 4 anni e il suo addestratore.

«È necessario estrarre dalla neve la persona travolta entro i primi 15 minuti - hanno spiegato -, poiché le possibilità di sopravvivenza scendono rapidamente col passare del tempo». I soccorritori hanno raggiunto il luogo della valanga e hanno cercato il segnale Artva dei malcapitati. Questo proveniva da uno zaino ritrovato «un errore - ha detto Alex Salvaterra-, perché la valanga tende a strappare di dosso lo zaino e la ricerca della persona è difficile». I soccorritori si sono allineati sul fronte della valanga e con le sonde hanno cercato i due sciatori. Non riuscendoci, è intervenuto il cane Dante che dopo pochissimo ha individuato il primo dei due dispersi scavando con le zampe e abbaiando per attirare l’attenzione. Repentinamente i soccorritori con le pale hanno disseppellito il primo sciatore, lo hanno immobilizzato sulla barella spinale e trasferito sull’ambulanza del trasporto infermi Pinzolo – Alta Rendena che ha raggiunto il vicino ospedale di Tione. Nel frattempo il cane Dante ha trovato il secondo sciatore e anch’esso è stato disseppellito e tratto in salvo. Il responsabile del Soccorso alpino di Pinzolo Simone Maestri: «Consultate sempre il bollettino neve e valanghe che viene emesso periodicamente, non avventuratevi se l’indice valanghe è sopra grado due». Luciano Imperadori nel ringraziare ha ricordato «la stazione del Soccorso Alpino di Pinzolo è stata la prima a essere fondata in Italia».













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