San Vigilio, meraviglia senza strutture 

Pinzolo, lo studioso “Bepi” Ciaghi si diletta a emozionare turisti, regolarmente incantati: «Ma per l’accoglienza serve di più»


di Walter Facchinelli


PINZOLO. In località “Sorano” a Pinzolo c’è «un luogo magico e ricco di cose da raccontare», comincia così il commento di Simone Portegli uno degli ultimi visitatori dell’estate 2018 della chiesa cimiteriale di San Vigilio. Questo visitatore, uno dei quasi 20.000 che quest’estate hanno visitato la chiesa, prosegue «guidati dalla fortuna abbiamo avuto l’onore di imbatterci in Giuseppe Ciaghi, grandissimo studioso e appassionato della chiesa, che ci ha guidati in questo magico viaggio attraverso le mura dell’edificio». E conclude «è stata un’esperienza quasi mistica che ci ha profondamente segnati». Poche parole che pennellano a meraviglia il lavoro certosino e silenzioso che da oltre vent'anni Giuseppe Ciaghi svolge nella chiesa di San Vigilio edificata nel IX secolo e famosa per l'affresco della Danza Macabra e i Sette Peccati Mortali, realizzati da Simone Baschenis de Averara nel 1539. Grazie all’impegno del professor Ciaghi, autore del volume “Da San Vigilio alla Danza Macabra - L’Antica Chiesa racconta”, la visita alla chiesetta è una tappa obbligatoria di chi si trova in Val Rendena, nota per la sua bellezza e la ricchezza artistica esterna ed interna.

Il 30 settembre Ciaghi ha concluso il periodo estivo d’illustrazione della Chiesa di San Vigilio. Dal primo giugno al 30 settembre lui è stato presente e disponibile tutti i giorni 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30 tranne il lunedì. «Rispetto agli anni scorsi, afferma Giuseppe Ciaghi, ho registrato un calo nei pullman tedeschi provenienti dal lago di Garda. Le guide forse hanno preferito spostarsi in Val di Non a vedere Palazzo Thun e San Romedio, favoriti da servizi più efficienti, come la possibilità di parcheggiare i pullman in posteggi adeguati anziché sui marciapiedi con pericolo per i passeggeri e l'accesso ai bagni, peraltro qui da noi messi a disposizione con lodevole spirito di collaborazione dalla Società Funivie presso la stazione di partenza degli impianti di risalita, purtroppo un po' lontani dalla chiesa».

Da buon bibliotecario in pensione il “Bepi” come lo chiamano amichevolmente a Pinzolo, proverbiale custode e interprete della chiesa, ha annotato uno a uno i 19.566 visitatori, provenienti da 31 Stati, di cui 4.000 stranieri, stilando un’originale graduatoria di curiosi, visitatori e ammiratori dei tesori artistici popolari della chiesetta cimiteriale. «Un’occasione, sottolinea lo stesso Ciaghi, per riflettere sull'opportunità di creare intorno alla Chiesa di San Vigilio strutture adeguate all’accoglienza dei visitatori».

Dati alla mano, da giugno a settembre 2018 hanno visitato la chiesa di San Vigilio 18.332 visitatori «cui vanno aggiunte 1.234 persone intervenute ai concerti di Arte & Musica» per un totale di 19.566 persone. Di queste 4.056 sono venute dall’Estero, 3.208 Tedeschi, 239 Inglesi, 202 Austriaci, 75 Polacchi, 72 Olandesi, 66 Spagnoli, 60 Ungheresi, 48 Francesi, 40 degli Stati Uniti d’America, 20 Rumeni, 15 Russi, 9 Belgi, 8 Africani, 7 Boemi e Ceki, 7 Svizzeri, 6 Canadesi, 5 Croati, 5 Ecuadoregni, 4 Cileni, 3 Estoni, 3 Nepalesi, 2 Argentini, Australiani, Cinesi, Finlandesi, Maltesi e Svedesi, uno Albanesi, Colombiani, Lituani e Portoghesi. Ora la chiesa è visitabile solo su appuntamento all’Apt o telefonando a Giuseppe Ciaghi 3409159270.













Scuola & Ricerca

In primo piano