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«Persona umile e intelligente» folla di amici all’addio a Turri

PINZOLO. Ieri sotto le navate della chiesa di San Lorenzo di Pinzolo di gente non ce ne stava oramai più di un'ora. Alla funzione funebre del povero Raimondo Turri a concelebrare ben tre sacerdoti,...


di Aldo Pasquazzo


PINZOLO. Ieri sotto le navate della chiesa di San Lorenzo di Pinzolo di gente non ce ne stava oramai più di un'ora. Alla funzione funebre del povero Raimondo Turri a concelebrare ben tre sacerdoti, don Stefano Maffei oltre ai curatori di anime di Campiglio e Pinzolo, don Romeo Zuin e don Flavio Girardini. Una partecipazione così massiccia era data per scontata, tanto che alle 14.30 era quasi un imbottigliamento entrare e uscire dalla chiesa. Anche lungo le corsie laterali era impossibile incamminarsi. La bara, traslata dalla agenzia funeraria Agnoli di Tione, già era arrivata in chiesa da oltre un'ora. Dentro la casa del Signore prima della funzione era seguita la recita del santo rosario. Poi quella interminabile coda verso l'acqua santa e il successivo abbraccio con moglie e figli. Poche parole ma tanti sguardi e qualche lacrima con la promessa di rivedersi per stare un po' assieme.

Intanto dentro e fuori l'andirivieni di amici, conoscenti e colleghi giunti da ogni parte per esserle accanto al compianto e familiari proseguiva. Nel frattempo corale e organo, che fanno riferimento a Giulio Maturi e Martino Olivieri, intonano e accompagnano la funzione.

All'omelia don Flavio Girardini, parroco di più paesi Pinzolo compreso, ha ricordato la figura di Raimondo come «persona semplice, umile, disponibile e intelligente che senz'altro ci verrà mancare». Il sacerdote, originario di Pieve di Bono, guarda moglie e figli che siedono appena al di la delle balaustre: sono Manuela con Martina e Nicolò. Il prete tiene tra le mani degli appunti messi assieme solo qualche ora prima. «Nella vita - parole sue - hai fatto e dato molto e per questo Raimondo eri stimato e benvoluto dentro e fuori la tua famiglia e quando c’era da dare una mano non ti tiravi indietro. Ora siamo qui con i tuoi familiari e tanti amici a portarti l'ultimo saluto, ma sono altrettanto certo che il Signore ti avrà già accolto per sempre».

Turri aveva solo 63 anni e da pochi mesi era in pensione. Lunedì scorso la caduta in bicicletta, per evitare una pedone. A funzione conclusa la bara è stata ricomposta nel carro funebre che oggi sarà a Mantova per la cremazione.















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