«Nessuna trama nascosta nell’operazione Bolbeno» 

La polemica a Borgo Chiese. Il finanziamento del Bim Chiese per la nuova seggiovia alimenta il dibattito. Il presidente Papaleoni respinge le insinuazioni di Gelmini e Andreolli


Stefano Marini


Borgo chiese. Il dibattito sull'opportunità che il Bim del Chiese finanzi la nuova seggiovia della pista da sci di Bolbeno continua e si fa sempre più acceso. Allo scontro che vede contrapposti da un lato i 2 delegati del Bim del Chiese Lara Gelmini e Remo Andreolli e dall'altro il Consorzio Turistico Valle del Chiese si aggiunge anche il presidente del Bim, Severino Papaleoni, che si schiera a favore di quest'ultimo. La frattura è totale, perché se i 2 delegati danno per certa la rinuncia del Bim a finanziare Bolbeno, Papaleoni invece tiene ancora ben aperta la porta alla possibilità di erogarlo.

Partiamo dai 2 delegati, che spiegano di parlare in qualità di cittadini della valle del Chiese prima ancora che come persone che svolgono un ruolo di responsabilità all'interno del Bim. Per Andreolli e Gelmini visto che il Consorzio Turistico è indipendente è sbagliato citare l'eventuale futura riforma del turismo annunciata dall'assessore Failoni come una ragione per cui il Bim del Chiese dovrebbe sostenere territori fuori dal proprio ambito di competenza.

Ma a differire è soprattutto la visione di fondo. Per Gelmini e Andreolli lo sviluppo turistico del Chiese deve passare dai punti di forza della Valle del Chiese, non dall'andare a traino di quelli altrui: «Ribadiamo i nostri dubbi sulla bontà dell’iniziativa “Primi passi sulla neve” che relega la nostra valle in una posizione “ancillare” rispetto ad un’attrazione turistica presente su un altro territorio. La valle non deve scimmiottare altre esperienze, ma valorizzare il proprio patrimonio che è di per sé unico ed irripetibile. Accordi, come quello propagandato a Modena, sono a parere nostro fuorvianti rispetto all’immagine e alle caratteristiche tipiche ed ambientali della Valle».

Assai diverso il punto di vista del presidente del Bim del Chiese Papaleoni, che definisce «sorprendenti e inopportune» le affermazioni di Andreolli e Gelmini sul sostegno del Bim a Bolbeno e aggiunge:«È grave l’insinuazione da parte dei due delegati che vi possa essere qualche trama nascosta tra l’operazione commerciale del Consorzio turistico e la co-partecipazione del Bim all’ampliamento della pista sciistica di Bolbeno. Non c’è assolutamente nulla del genere. La diffusione del solo sospetto è una pesante responsabilità per le conseguenze negative che possono insorgere nelle relazioni istituzionali, un danno per l’Ente del quale sono amministratori, un danno per la politica di valle, e anche per loro».

Gira che ti gira si torna sempre al finanziamento del Bim alla pista di Bolbeno. E sul tema la divergenza è totale. Per Papaleoni ci sono tutte le possibilità di dare il via libera, perché, spiega: «La delibera non è stata accantonata. È stata sospesa prudentemente proprio perché da parte dei due, contrari al provvedimento, erano state sollevate questioni di possibile illegittimità. Ora è in fase di approfondimento da parte della segretaria, dopo di che la proposta sarà rivalutata, sentita ancora una volta la conferenza dei sette sindaci della Valle del Chiese. Poiché siamo rispettosi dei processi democratici, nessuno osa limitare la prerogativa di ciascuno di potersi esprimere. Ma voglio sperare che, proprio per il rispetto di quei processi, nessuno sarà sorpreso se richiamo e sottolineo il fatto che l’Assemblea del Bim è formata da otto rappresentanti comunali. E loro sono due».

Un’ipotesi che Andreolli e Gelmini danno invece per morta, laddove scrivono: «Ora che il Bim del Chiese ha definitivamente accantonato il proposito di intervenire direttamente, ci aspettiamo analogo ravvedimento anche da parte del Consorzio che così potrà dar prova di gestire al meglio le sempre più preziose e limitate risorse economiche».













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