il caso

Madonna di Campiglio, rubato un quadro: sospesa la mostra fotografica all'aperto

Scomparsa l’immagine che rappresentava il Crozzon del Brenta. Disallestita l’esposizione delle opere di Claudio Lanzafame (foto Pro Loco)


di Daniele Peretti


MADONNA DI CAMPIGLIO. La mostra fotografica “Sintonia” era la prima esperienza di esposizione all’aperto, in mezzo al bosco ben lontano dai luoghi che tradizionalmente ospitano le mostre. Lungo il sentiero dalla località Patascoss che porta al Lago Nambino erano esposte 15 stampe su alluminio allestite lungo tutto il percorso che riproducevano le foto scattare da Claudio Lanzafame ed era stato un successo. Tant’è che la Pro Loco aveva deciso di prolungare l’iniziativa fino a metà settembre. Ma come è successo per il Drago di Vaia sull’Alpe Cimbra bisogna ormai sempre fare i conti con una mano anonima. Nel caso di Lavarone una mano incendiaria, nel caso di Madonna di Campiglio quella di un ladro che ha deciso di portarsi a casa l’immagine che rappresentava il Crozzon del Brenta. Di fronte a questo sfregio, la decisione di sospendere la mostra.

L’amara constatazione di Giulia Cirillo, presidente della Pro Loco: “A causa di un furto di una delle opere avvenuto negli scorsi giorni, con rammarico e delusione abbiamo preso la decisione di disallestire in anticipo la mostra fotografica Sintonia di Claudio Lanzafame. Con entusiasmo è nata l’idea di organizzare una mostra fotografica a cielo aperto, proprio per dare l’opportunità a un maggior numero di persone di fruire di un’offerta culturale restando a contatto con la Natura; e visti i numerosi riscontri positivi, si era deciso di prolungare l’esposizione fino alla metà di settembre. Episodi come questi vanno denunciati: per mancanza di educazione e rispetto di alcune persone si toglie la possibilità ad altri di poter apprezzare iniziative culturali interessanti come questa”.

Questa forma espositiva scelta per la prima volta a Madonna di Campiglio, è nata in Scandinavia nel diciannovesimo secolo, per poi diffondersi in tutta Europa e si era articolata su 15 stampe per un’esperienza sensoriale che aveva il desiderio di creare un dialogo tra Uomo, Natura e scatto fotografico.

Il fotografo Dario Lanzafame è nato in Sicilia nel 1986; dal 2009 lavora come maestro di sci a Madonna di Campiglio, dove alterna lo sci, all’arrampicata, all’alpinismo e al parapendio. La passione per la fotografia nasce a sedici anni, con la sua prima reflex, da quel momento ha iniziato a collezionare ricordi, suggestioni ed emozioni. Da qualche anno questa sua grande passione ha trovato anche uno sbocco lavorativo, in diversi settori.













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