L’orso attacca e sbrana l’asinella “Mussi” 

Porte di Rendena, Beltrami: «Non c’è più sicurezza». L’assessore Dallapiccola: «Cani e fili elettrici»


di Walter Facchinelli


PORTE DI RENDENA. In Giudicarie razzie, predazioni e danni da orso ormai non si contano e l’ultimo fatto risale a domenica mattina dove l’orso ha sbranato un’asinella d’età inferiore all’anno, in val di San Valentino in località “la Moia”, tra Vigo Rendena e Javrè. Alessandro Beltrami, proprietario dell’asinella “Mussi” racconta: «Verso le 10 l'orso è entrato nella recinzione passando sotto il filo elettrico senza romperlo, ha sbranato la mia asinella e l’ha spostata all’inizio del bosco». Sul posto sono intervenuti gli agenti forestali che analizzando gli escrementi e le tracce di zampe sul terreno, hanno ipotizzato che potrebbe trattarsi di un giovane orso o di una mamma coi piccoli. «Hanno piazzato la foto-trappola per monitorare un possibile ritorno, che non è ancora avvenuto».

Amareggiato e sconsolato Alessandro Beltrami: «Non è la prima volta che mi succede, ora sono stufo». In passato lo stesso Beltrami ha subito un attacco dell’orso vicino a Massimeno, dove l’orso ha sfondato la porta della stalla e ucciso due capre e un capretto di pochi giorni. «Quello che fa specie, aggiunge Beltrami, è che questo attacco d’orso è avvenuto alle 10 del mattino in un luogo dove a poca distanza d’estate abita una famiglia di Pelugo, che ha più volte visto il plantigrado.»

Il proprietario dell’asinella “Mussi” si chiede: «Per colpa dell'orso è ancora possibile curare e amare i propri animali, per fargli fare questa tragica fine?». «Indubbiamente - aggiunge - abbiamo perso il controllo degli orsi sul nostro territorio, non c’è più sicurezza per tutti animali d’affezione o d’allevamento, che siano capre, pecore, asinelli e si trovino nella stalla vicino al paese o nei prati». Al pari di altre persone che hanno vissuto questa disavventura con l’orso «ci sentiamo privati della libertà di avere degli animali e di frequentare i prati fuori casa o i nostri boschi». «Spero si prendano presto delle decisioni serie al riguardo», conclude.

Della questione ne abbiamo parlato con l’assessore provinciale Michele Dallapiccola, che da tempo è disponibile a incontrare le persone e cercare di risolvere la problematicità di orsi e lupi. L’assessore Dallapiccola afferma: «Innanzitutto esprimo la mia solidarietà per questa perdita». Poi aggiunge: «Ricordo che da sempre stiamo lavorando per aumentare la sicurezza delle persone e delle produzioni, attraverso i monitoraggi, la prevenzione e l’informazione su questi animali. Su questi temi siamo all'avanguardia in Europa». L’assessore Dallapiccola conferma: «Il problema tuttavia è grave, per questo chiediamo di poter intervenire con i prelievi mirati di animali problematici». Anche se conferma che la questione orsi e lupi attualmente «è in capo al Governo nazionale e siamo in attesa del nullaosta per procedere». Passando ad alcuni utili suggerimenti l’assessore competente afferma: «Raccomandiamo a tutti l'uso di recinti elettrici», ricordando che vanno bene “solo” quelli forniti o consigliati dalla Provincia e l’uso dei cani. Dallapiccola ricorda: «Il filo elettrico da pastore, singolo o doppio, costituito da una fettuccia o un cavetto elettrificato sia bianco o arancione, o altri tipi di recinzioni sono insufficienti. Raccomandiamo a chiunque abbia animali all'esterno o al pascolo da proteggere di contattare la Stazione forestale più vicina per info del caso».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano