Il presidente del Bim: un libro di disegni e scritti per tenere viva la memoria della comunità

BORGO CHIESE: Le fontane della Valle del Chiese come simbolo di un mondo che forse non c’è più ma ancora ben presente nell’immaginario collettivo. Proprio loro sono le protagoniste della...



BORGO CHIESE: Le fontane della Valle del Chiese come simbolo di un mondo che forse non c’è più ma ancora ben presente nell’immaginario collettivo. Proprio loro sono le protagoniste della pubblicazione “Fontane della Valle del Chiese in Giudicarie”, edita lo scorso dicembre dal Bim del Chiese e già andata a ruba. Il libro è centrato su quelli che ancor oggi spesso costituiscono gli scorci più affascinanti dei paesi della Valle del Chiese, le piazze con le loro immancabili fontane di granito. L’idea di dedicare loro una pubblicazione nasce dalla volontà di divulgare e rendere merito alla passione di Dario Martinelli, ingegnere e giudicariese d’adozione, che nel corso degli anni ha immortalato con la sua penna a china tanti di questi monumenti locali, e a quella di Mario Antolini, storico locale da sempre impegnato a divulgare la conoscenza di queste valli forse periferiche ma ricche di aneddoti e tradizioni.

«L’idea per questa pubblicazione - spiega il presidente del Bim del Chiese Severino Papaleoni - ci è sorta toccando con mano la quantità di schizzi a china messi su carta dall’ingegner Martinelli, disegni vividi tracciati a mano libera che immortalano le tante fontane della Valle del Chiese. Ci siamo detti che una simile opera meritasse un rilevo degno, così come fosse giusto sottolineare i tanti aspetti culturali e storici legati alle fontane dei nostri paesi dei quali Mario Antolini è profondo conoscitore. I due autori condividono cultura, passione e desiderio di far conoscere ciò che di bello e meritevole la valle ha da offrire. Nel loro caso l’età non è un limite ma il prezioso scrigno di un vissuto che permette di interpretare la realtà secondo i canoni dell’autenticità». Di copie ne sono state stampate 500 a dicembre ma non ne rimangono molte: «Circa 60 pubblicazioni, segno che il lavoro è piaciuto - continua Papaleoni - il testo è centrato sulle varie fontane che costellano la Valle del Chiese, ritratte a mano e inserite nel loro giusto contesto storico-sociale con spiegazioni puntuali e richiami ad usi e costumi. Un tempo la fontana era il centro delle nostre comunità. Il luogo dove le greggi venivano portate ad abbeverarsi alla mattina dando il via alla giornata, dove le donne facevano il bucato e dove la sera ci si ritrovava per fare comunella e dimenticare per un attimo le fatiche del giorno appena trascorso. Aspetti di vita che questo libro vuole immortalare affinché restino sempre vivi nella memoria di chi legge». (s.m.)













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