Il nuovo ponte sul Caffaro aprirà entro fine marzo 

La novità attesa. Incontro ieri pomeriggio con il sindaco e il vice di Bagolino e i responsabili della viabilità della provincia di Brescia. Sul vecchio manufatto limitazione per i camion pesanti



Ponte caffaro. La saga dei ponti sul Caffaro si avvia a trovare una soluzione. Di ritorno da una riunione avuta ieri con i responsabili politici e viabilistici della Provincia di Brescia, il sindaco e il vicesindaco di Bagolino hanno annunciato che il nuovo ponte sul Caffaro sarà aperto in via provvisoria entro il 31 marzo prossimo. Lo svincolo asimmetrico funzionerà come da progetto originari. Sebbene con degli accorgimenti sostanziali. Sul ponte vecchio sarà vietato il transito agli autoarticolati dal peso eccedente le 44 tonnellate e non solo. Si cerca l’accordo col Comune di Storo deviare i camion provenienti da Trento e diretti a Bondone sulla SP69, questo perché una volta aperto lo svincolo creato dai 2 ponti non permetterebbe a tali mezzi di impegnare agevolmente il tratto stradale a causa degli angoli di curvatura eccessivamente stretti.

La riunione che ha dato il tanto agognato via libera all’apertura dello svincolo si è tenuta ieri pomeriggio a Brescia. Vi hanno preso parte, da un lato il sindaco di Bagolino, Gianzeno Marca e il suo vice Eliseo Stagnoli, dall’altro il vicepresidente della Provincia di Brescia Guido Galperti, l’architetto Mazzoli Gianmaria, l’ingegnere Enrica Savoldi, il consigliere provinciale Bazzani Antonio e il responsabile lavoratori pubblici e procedimenti Davini.

La gestione

Come hanno spiegato i 2 rappresentanti del Comune bagosso: «Siamo partiti dalla questione di come gestire le limitazioni d’accesso ai ponti. Un’ipotesi avanzata e poi scartata prevedeva di disporre dei sistemi semaforici a ingombro e peso che si sarebbero attivati nel caso al ponte vecchio si fossero avvicinati dei camion troppo larghi o pesanti. L’opzione è stata accantonata perché avrebbe causato eccessivi disagi al traffico e poi anche per una questione di costi. La soluzione che invece si è scelto di adottare è quella di aprire il ponte nuovo (terminato nel 2017 e da allora sempre rimasto chiuso, ndr) a partire da fine marzo e quindi di rendere operativo lo svincolo in via provvisoria secondo il progetto originale, cioè passaggio a senso unico sul ponte vecchio per i mezzi che scendono da Trento verso Brescia, senso unico sul ponte nuovo per quelli che procedono in senso inverso, svolta verso il Comune di Bondone impegnando lo svincolo prima sul ponte vecchio e poi su quello nuovo».

La rotatoria

Possibile? La rotatoria fra i 2 ponti alla fine verrà attivata come da progetto? Ma allora perché aspettare 3 anni? «Saranno necessari degli accorgimenti – chiariscono Marca e Stagnoli – nessun camion dal peso superiore alle 44 tonnellate potrà passare sul ponte vecchio mentre dobbiamo concordare col Comune di Storo una deviazione obbligatoria sulla SP69 per Bondone degli autoarticolati provenienti da Trento e diretti a Baitoni. Questo si renderà necessario perché come dimostrato dalle prove che abbiamo effettuato, i mezzi pesanti non sono in grado di affrontare con facilità gli attuali angoli di curvatura fra vecchio e nuovo ponte, quindi al momento di svoltare su Baitoni si genererebbero grossi problemi. È l’unica soluzione fattibile e la condivideremo quanto prima col sindaco di Storo Turinelli. Ci siamo incontrati più volte con lui negli ultimi giorni e ha dimostrato grande sensibilità e attenzione alle problematiche del traffico, sia per ciò che riguarda la viabilità tra Trentino e Lombardia che per evitare disagi ai censiti».

La soluzione definitiva

Apertura provvisoria entro il 31 marzo, dunque, per quel che riguarda la soluzione definitiva del problema bisogna invece trattare con Trento: «Stiamo ultimando le valutazioni – concludono i 2 amministratori di Bagolino – fra un paio di settimane una commissione di esperti si incontrerà con i rappresentanti della Provincia di Trento si confronterà su come risolvere del tutto il problema. Le opzioni sul tavolo sono 2. O rifare il ponte vecchio a doppio senso usando quello nuovo per la viabilità secondaria oppure sistemare lo svincolo attuale in modo che regga ogni portata e che abbia angoli di curvatura funzionali al transito di tutti i veicoli. Va detto che per la sistemazione del vecchio ponte c’è un progetto già pronto per essere appaltato ma prima di dare il suo benestare l’amministrazione di Bagolino, anche a seguito di valutazioni fatte con Storo, vuole essere sicura che quanto ne uscirà sia un’opera fruibile e sicura per ogni genere di passaggio».

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