I nuovi “portali” turistici non piacciono 

In Valle del Chiese prende forma l’idea dell’Ecomuseo. Ma il colore scelto crea dibattito. Papaleoni: «Progetto ereditato»


di Stefano Marini


VALLE DEL CHIESE. Da un paio di settimane in tutta la Valle del Chiese sono spuntate una serie di appariscenti strutture rosso fiammante. Si tratta di "portali" concepiti per sottolineare alcuni dei punti di maggior interesse sparsi sul territorio. In parecchi però contestano scelta cromatica, materiali ed aspetto delle installazioni, ritenendole decontestualizzate rispetto all'insieme che vorrebbero sottolineare.

«Il progetto che sta vedendo la luce in questi giorni è partito molti anni fa in seno all'Ecomuseo della Valle del Chiese - spiega il presidente del Bim del Chiese Severino Papaleoni - si pensava di realizzare un maquillage delle comunità della valle dando risalto agli spetti più notevoli che la caratterizzano. In concreto si prevede l'installazione dei "portali" e di bacheche in legno in ciascuna comunità del nostro territorio. Per quanto riguarda i primi, all'esterno riporteranno una cartina della Valle e un'immagine caratteristica scelta dalle amministrazioni comunali, all'interno invece altre immagini e testi esplicativi in inglese ed italiano. Le seconde invece andranno a sostituire quelle già esistenti in ciascun paese proponendo nuove immagini e nuovi testi». Progetto del costo di circa 100mila euro.

Un lavoro iniziato anni fa, cui l'attuale amministrazione del Bim del Chiese ha dato compimento, a quanto pare non senza difficoltà: «Questo intervento era seguito dall'Ecomuseo ed ha zoppicato per anni - continua Papaleoni - ad esempio mancavano le bacheche, le immagini ed i testi e c'erano da completare una serie di autorizzazioni. I "portali" invece erano già stati realizzati ma restavano chiusi in magazzino. Verificata la situazione abbiamo deciso di intervenire per dare compimento al tutto. Abbiamo avviato e concluso tutte le procedure burocratiche ed abilitative, preso accordi con le amministrazioni su immagini ed autorizzazioni, individuato il format grafico e quindi abbiamo proceduto con appalti ed incarichi per la raccolta dei materiali grafici e testuali individuando una ditta che li collocasse nei luoghi prescelti. Per i "portali" questo è già stato fatto. Per immagini e bacheche in legno invece si dovrebbe finire nei prossimi giorni. Speravamo di terminare questa settimana ma il maltempo ce lo ha impedito. Una volta che fatto il senso dell'operazione sarà più chiaro a tutti. Speravo di finire già per luglio ma una serie di problemi non lo ha reso possibile. Le bacheche in totale sono 34 ma solo 25 hanno ricevuto tutte le autorizzazioni e abbiamo deciso di procedere con quanto poteva essere esposto, mentre completeremo il resto in un secondo momento - conclude Papaleoni -. Quanto agli aspetti cromatici dei "portali" faccio presente che noi abbiamo solo ereditato il progetto senza aver voce in capitolo sui contenuti e in ogni caso la parte urbanistica ha ricevuto l'autorizzazione della Comunità di Valle. Tenere ancora tutto in magazzino non solo sarebbe stato ingiusto, ma avrebbe anche potuto prefigurare un danno erariale».

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