ponte caffaro 

I ladri forzano la porta e rubano in via Tito Speri

VALLE DEL CHIESE. La scorsa settimana i malviventi avevano preso di mira diverse case in via Garibaldi a Borgo Chiese, sul cui raid (riportato in cronaca dal Trentino il giorno dopo) si stanno...


di Aldo Pasquazzo


VALLE DEL CHIESE. La scorsa settimana i malviventi avevano preso di mira diverse case in via Garibaldi a Borgo Chiese, sul cui raid (riportato in cronaca dal Trentino il giorno dopo) si stanno occupando i carabinieri di Condino. In uno avevano messo a soqquadro ogni vano considerato che la coppia che lo abita era andata a Riva del Garda ad una cena. Al loro rientro l'amara sorpresa: ori e altri oggetti di valore avevano preso ben altre destinazioni. In un altro episodio l’intrusione era andata in fumo dal fatto che il proprietario aveva notato i due mentre stavano aggrappandosi adelle gronde di scarico. La scorsa notte - pare sempre gli stessi autori – si sono riproposti in via Tito Speri, a Ponte Caffaro, il cui appartamento, peraltro disabitato, appartiene ad Helga Danieli, moglie del popolare “golden boy” condinese Beppe Leotti. L'edificio, a più piani, risulta dislocato nei pressi di uno studio associato di commercialisti lungo zona mercato. Un'area frequentata dove di fronte vi è tra l'altro la farmacia e oreficeria.

«Mia moglie - spiega Leotti - si è resa conto solo a mattinata inoltrata di quanto avvenuto. Armadi e cassettoni sono stati svuotati alla rinfusa e non c'è stato angolo dove i malviventi non abbiano rovistato. Sono spariti anche dei quadri, per fortuna non di valore. Un inventariato più approfondito di quanto effettivamente è stato asportato sarà possibile in giornata. Di certo coloro che hanno forzato l’appartamento, sapevano anche che era disabitato, dopo la morte dei suoceri. Quindi hanno avuto modo di agire e gestire il tutto in maniera quasi indisturbata. E' anche ben vero che dentro lo stesso edificio abitano altre famiglie, ma questo ai malviventi non ha creato ne timori ne preoccupazioni».

Ancora Leotti. «Helga è solita usare l'appartamento ad ore quasi ogni giorno. Lavora poco distante e quindi una visita quotidiana è pressoché scontata, ma mai si sarebbe immaginato un simile episodio». In questo caso rilievi e indagini sono state demandate a carabinieri di stanza a Bagolino.













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