«Fienile di Carità, abbiamo incoraggiato un giovane» 

Valdaone, l’assessore alle foreste Lener Bugna replica ai due consiglieri  di minoranza: «Ha riconsegnato le chiavi, fienile e pascolo erano risistemati»



VALDAONE. «Abbiamo incoraggiato un giovane del nostro Comune che aveva un interessante progetto lavorativo e di valorizzazione del nostro territorio. Mi sono assunto le mie responsabilità perché chi amministra se le prende sempre, cercando di fare gli interessi del Comune e delle comunità». Risponde a stretto giro di posta Lener Bugna, assessore alle foreste del Comune di Valdaone, dopo aver letto le affermazioni di due consiglieri di minoranza sul Trentino che accusavano l’amministrazione comunale di una gestione troppo disinvolta dei beni pubblici prendendo come riferimento alcuni fatti relativi al fienile di Carità.

Assessore Bugna, ci spiega gli antefatti?

Il fienile di Carità era stato interessato alcuni anni fa da un progetto della Provincia sul recupero dei fienili e per questo motivo era a disposizione di Trentino Sviluppo. Questo non consentiva e non consente al Comune di fare gare di appalto per la gestione di quel terreno anche se, per questioni di sicurezza e decoro, lo stesso Comune ha eseguito nel corso del tempo alcuni interventi di sistemazione del pascolo e della struttura.

E quindi?

A gennaio dello scorso anno un residente di Valdaone ha chiesto di poter usare il fienile e il pascolo annesso per la realizzazione di un progetto dettagliato e molto interessante riguardante l’allevamento di asini e la lavorazione dei prodotti connessi. Ho contattato quindi l’interessato, spiegato come deve essere gestito il pascolo e il fienile senza chiedere nulla in cambio, chiarito che questa situazione sarebbe stata temporanea fino a che non si fosse chiuso il contratto con Trentino Sviluppo (richiesta peraltro già da tempo inoltrata alla stessa società dall’Amministrazione comunale).

Eppure c’è un ma.

Il 14 marzo 2018, dopo poche settimane, l’occupante ha informato il Comune che una nuova opportunità di lavoro lo aveva indotto ad abbandonare il progetto (gli animali non erano presenti da tempo); la stessa persona ha poi riconsegnato le chiavi del fienile.

In che condizioni era il fienile all’inizio?

Al momento della consegna al ragazzo il fienile era in pessime condizioni: sporco, con infiltrazioni di acqua in caso di pioggia, con il soppalco marcio… dopo questo breve utilizzo, invece, ci siamo ritrovati il pascolo in ordine e il piccolo casinel risistemato. Il tutto senza che il Comune abbia speso un euro.

Perché questa scelta?

Solo per cercare di incoraggiare un giovane del nostro Comune che aveva un interessante progetto lavorativo e di valorizzazione del nostro territorio. Mi sono assunto le mie responsabilità perché chi amministra se le prende sempre, cercando di fare gli interessi del Comune e delle comunità.

«Mi chiedo - conclude l’assessore - se per quattro asini e due capre c’era veramente bisogno di fare un’interrogazione in Consiglio e interpellare la stampa, visto che ne abbiamo avuto solo benefici».















Scuola & Ricerca

In primo piano