Femmine di mufloni pronte a partorire: curiosi a Pimunt 

Pinzolo, ordinanza del Comune su richiesta dei cacciatori Strada chiusa e transennata alle auto per evitare disagi


di Elena Baiguera Beltrami


PINZOLO. Le strade che conducono a Pimunt, uno dei villaggi alpini meglio conservati del Trentino, non si possono certo considerare vere e proprie strade. Sono mulattiere scoscese, dove passa a mala pena un mezzo alla volta se proprio dovesse salire, fatto di per sé assai raro, perché a Pimunt c’è un solo abitante e il tempo sembra essersi fermato a cento anni fa. Quattro masi in pietra in buono stato di conservazione ed un abbeveratorio per le mucche sono tutto quel che resta a Pimunt, in un contesto alpino così autentico da ricreare un’atmosfera a dir poco surreale. Forse per questo la fauna selvatica sembra amare particolarmente questo angolo di paradiso alpestre (non è raro avvistare cervi e caprioli in transito in quel punto nei periodi di bassa affluenza turistica) tanto da eleggerlo a nursery per le proprie cucciolate. E il tutto accade proprio in questi giorni, sotto gli occhi delle auto in transito sulla statale: una trentina di femmine appartenenti a un branco di mufloni si è posizionata nei pascoli di Pimunt per partorire i propri cuccioli. Gli esemplari sono facilmente visibili dalla statale 239 che sale verso Madonna di Campiglio e il passaparola dell’avvenimento ha suscitato ovviamente grande curiosità. Il traffico dei curiosi che vogliono assistere allo spettacolo sta però creando diversi disagi e la Sezione Cacciatori di Pinzolo Carisolo Bocenago si è fatta promotrice di alcune misure di tutela, rivolgendosi al Comune.

Ieri mattina è scattata dunque l’ordinanza comunale di chiusura della strada dal 5 aprile fino alla fine del mese, per non arrecare disturbo alle femmine di muflone, le quali solitamente quando devono partorire si abbassano di quota abbandonando il resto del branco. Inoltre come anticipato si tratta di strade sterrate non accessibili a qualsiasi vettura e quindi per evitare difficoltà a chi volesse comunque avventurarsi in salita, gli accessi sono stati transennati. A pochi giorni dalla nascita, i cuccioli di muflone sono in grado di camminare autonomamente e si presume che entro il 30 aprile le femmine abbiano già abbandonato i bassi pascoli di Pimunt per ricongiungersi con il resto del branco nelle fasce più alte del versante adamellino.

«Naturalmente – chiarisce l’Assessore all’ambiente di Pinzolo Luca Vidi - all’ordinanza va aggiunto anche un accorato appello al buon senso e alla sensibilità delle persone che sappiano rispettare questo fenomeno naturale così delicato». Della serie meno ressa di curiosi si accalcherà nelle vicinanze e più probabilità ci saranno che questi fenomeni, durante i quali la natura riesce a stupirci, possano ripetersi, garantendo quella straordinaria conservazione della biodiversità che con grande fatica (se pensiamo alla convivenza delle popolazioni alpine con i grandi carnivori), ma con grandi successi, dal punto di vista etologico riusciamo ancora a mantenere.

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