Consorzio Turistico e Comune su lunghezze d’onda differenti 

Storo. L’ente della Valle del Chiese, presieduto dalla delegata dell’amministrazione storese, non ha avvisato della convocazione di un’assemblea. Ed è diversa l’idea sulla riforma del settore



Valle del chiese. Il Comune di Storo e il Consorzio Turistico Valle del Chiese ai ferri corti? Conclusione forse esagerata, ma di sicuro non comunicano bene fra loro, visto che solo la settimana scorsa l’amministrazione comunale settaurense ha scoperto, e per caso, che all’inizio dello scorso marzo il Consorzio ha tenuto un’assemblea, in cui sono stati cambiati i membri del collegio dei revisori dei conti. Rimasto in carica il presidente Cristian Sartori, la presidente Daiana Cominotti ha segnalato i nomi di Federico Leali e Gianmarco Donati, che poi nel corso di quell’assemblea sono stati eletti all’unanimità.

A rendere ancora più paradossale la vicenda c’è poi un dettaglio non da poco: la presidente del Consorzio è proprio la delegata dell’amministrazione comunale di Storo.

La scoperta

«Nessuno ha segnalato al Comune l’assemblea del Consorzio Turistico del 5 marzo scorso, né prima né dopo l’evento – spiega la vicensidaco di Storo, Stefania Giacometti, che fra le sue deleghe ha proprio il turismo –. Un membro della nostra amministrazione lo ha scoperto a inizio luglio consultando per altri motivi il loro sito. Siamo stupiti da questa mancanza di comunicazione, anche perché abbiamo scoperto che sono state prese decisioni importanti. Ad esempio 2 dei 3 revisori dei conti in carica si sono dimessi e sono stati sostituiti e ci sarebbe piaciuto conoscerne le motivazioni. Non comprendiamo nemmeno il motivo per cui non siamo stati informati della riorganizzazione operativa del Consorzio. Sapere che anche il Consorzio deve ora adottare tutta una serie di regole che valgono nel pubblico, come un codice etico e regole stringenti per assunzioni, incarichi e appalti, mi pare rilevante. Tanto più che ciò avviene perché il Consorzio riceve più del 50% delle proprie entrate da contributi pubblici. Inoltre si è parlato di un tema decisivo, come la collocazione turistica della Valle del Chiese alla luce della riforma del turismo che sta venendo portata avanti dall’assessore provinciale Failoni».

Le differenti visioni future

Su tutti, questo è forse il punto dolente della questione. Ancora Giacometti: «La presidente e delegata di Storo non sostiene la posizione del Comune che la esprime in merito alla riforma del turismo. A leggere il verbale, pare abbiano detto che ritengono opportuno che la Valle del Chiese venga aggregata all’ambito di Pinzolo e Campiglio. Noi invece vogliamo approfondire diverse possibilità, anche perché da febbraio non c’è stata possibilità di confronto con la Provincia e l’assessore non ha tenuto le porte aperte, dicendo che alla fine deciderà lui. Messa così, la riforma ci pare calata dall’alto e non ci pare il miglior modo di procedere».

La logica del regolamento

Dal canto suo Daiana Cominotti, la presidente del Consorzio Turistico Valle del Chiese, non si scompone: «Il regolamento dice che per le assemblee devono essere convocati i delegati dei Comuni, delle Pro Loco, del Bim del Chiese e delle associazioni di categoria. Nel caso di Storo la delegata sono io quindi non c’era alcun bisogno di notificare alcunché al Comune, cosa che del resto non ho mai fatto da quando sono in carica».

Formalmente non fa una piega, ma pare strano che il Comune che esprime il presidente del Consorzio Turistico non venga da questi informato di un’assemblea. «La mia amministrazione non mi ha mai chiamato per relazionare in merito alle questioni relative al Consorzio – taglia corto Cominotti -, si vede che abbiamo un po’ di problemi di comunicazione. In ogni caso l’assemblea di marzo si è svolta più che altro su questioni tecniche. Dovevamo dar luogo a degli adempimenti richiesti dalla Legge. Questo mese ne abbiamo in programma un’altra. Stiamo cercando una sala abbastanza capiente da permettere la compresenza fisica di tutti i delegati rispettando le regole anti Covid».

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