Campeggio adolescenti sempre più apprezzato 

Storo, bilancio di fine stagione per il “Gruppo Giovani”. Quest’anno le presenze sono aumentate fino a 43 con iscritti anche da Condino, Ponte Caffaro e Trento 


di Stefano Marini


STORO. Una delle note liete del 2017 a Storo è stata il grande successo ottenuto dal "Campeggio Adolescenti" organizzato dal "Gruppo Giovani Storo" in collaborazione con la Colonia Estiva della località montana di Faserno. Le presenze quest'anno sono arrivate a 43 ed hanno coinvolto non solo giovani del Comune ma anche ragazzi di Condino, Ponte Caffaro e persino da Trento. Fra i protagonisti di questo risultato ci sono la nuova responsabile Marina Scalvini e Ilaria Girardini che l'ha preceduta, senza dimenticare il sostegno fornito da Salvatore Poletti: «Il campeggio adolescenti di quest'anno è stato il culmine di un processo di crescita iniziato da qualche tempo - spiegano Girardini e Scalvini - nelle annate precedenti avevamo avuto 25, 27, 30 iscritti. Quest'anno siamo saliti a 43 partecipanti. Più dei numeri però il successo lo ha determinato la soddisfazione dei ragazzi e dei loro genitori, e la crescita che abbiamo visto sul campo».

Il campeggio adolescenti della colonia di Storo si svolge nel periodo estivo, dura 10 giorni e coinvolge ragazzi dalla terza media fino alla terza superiore e si concentra sull'accompagnare sviluppo dei giovani: «Lo scopo - proseguono le 2 responsabili - è accompagnare i ragazzi attraverso l'età spesso critica dell'adolescenza. La giornata tipo parte con la sveglia alla mattina presto, dopo colazione c'è un momento di confronto fra i ragazzi suddivisi a squadre, dove gli animatori fanno solo da mediatori della discussione. Nel pomeriggio ci sono giochi, passeggiate e momenti di svago. Dopo cena la giornata si chiude tutti assieme di fronte al falò. Ogni anno il campeggio è dedicato ad un tema diverso, quest'anno era "l'arte di essere fragili", che abbiamo preso a prestito dall'omonimo libro di Alessandro Davenia e che vede la fragilità non come limite ma come opportunità, un qualcosa di positivo per crescere trovando la forza di appoggiarsi al prossimo. Il momento centrale del campeggio è sempre la veglia delle stelle una serata in cui i ragazzi si stendono da soli sui prati soprastanti la colonia e vi rimangono a riflettere fino a quando lo desiderano. C'è spazio anche per momenti di testimonianza, con persone che vengono da esperienze di vita capaci di trasmettere qualcosa di autentico".

Parte del processo di crescita è anche l'incontro/scontro con le regole:"I cellulari possono essere usati un ora al giorno, vengono stabiliti turni di pulizia e ci sono norme comportamentali da rispettare. All'inizio non è sempre facile ma di solito le regole vengono interiorizzate e soprattutto fra chi partecipa si formano legami forti e duraturi, come è successo quest'anno in maniera particolare".

Insomma, un grande successo che aiuta il movimento a crescere, così come il ruolo degli operatori che ogni anno devolvono ciò che sarebbe loro dovuto alla colonia di Faserno, in modo da permettere nuovi investimenti.













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