Auditorium di Storo, apertura rimandata almeno a primavera 

Un’opera “eterna”. Il paese sta attendendo dagli anni ’90 di poter utilizzare la struttura che doveva essere pronta per oggi ma il cantiere è ancora fermo. Gli impresari: «Ci sono dei ritardi, ma a breve termineremo le opere edili. Poi avanti col resto»


Stefano Marini


Storo. L'auditorium di Storo giace incompleto e inaccessibile da circa un trentennio. Si sperava di aprirlo al pubblico per la fine di quest'anno, ma ancora una volta i presupposti non appaiono essere dei migliori. Il termine lavori per l'appalto che dovrebbe portare al tanto agognato completamento scade oggi, ma a parte il transennamento, poco altro è stato fatto. Aprire per dicembre è ormai impossibile, il sindaco però spera di farcela per primavera 2020.

Un problema dagli anni ’90

Dagli anni '90 ad oggi ogni amministrazione comunale storese salita al potere si è dovuta confrontare con l'Auditorium, una sorta di Moby Dick sfidata da tanti volenterosi "sindaci Achab", tutti inesorabilmente sconfitti da un "leviatano" fatto di acciaio, cemento e tanta burocrazia. Come chi lo ha preceduto, anche l'attuale sindaco Luca Turinelli ha "sfidato la bestia" promettendo di riuscire dove tutti prima di lui avevano fallito ma le lancette dell'orologio scorrono inesorabili e non resta ormai più molto tempo. Si vota a maggio 2020, la data prevista per il termine dell'appalto dell'adeguamento antincendio dell'Auditorium scadrebbe oggi ma di fatto i lavori sono iniziati solo in forma embrionale, per cui termine sforato e nessuna certezza sulla data di apertura effettiva.

Lavori iniziati lo scorso luglio

L'appalto che dovrebbe porre fine all'epopea si chiama "Adeguamento antincendio Auditorium Comune di Storo" e impegna una cifra pari a 366.169,77 euro. L'inizio dei lavori è scattato il 15 luglio 2019 mentre la fine dei lavori era prevista per il 13 settembre 2019, scadenza ufficialmente disattesa. Il perché lo spiega Rossano Scaglia della ditta "Trae", incaricata della parte edile dei lavori.

I motivi dei ritardi

«Abbiamo provveduto a transennare il cantiere e finito le opere esterne - spiega Scaglia - ma non abbiamo potuto procedere oltre perché siamo in attesa che il Comune aggiudichi l'appalto riguardante le opere multimediali. Una volta che ci sarà stato comunicato il nome della ditta vincitrice ci troveremo con tutte le imprese coinvolte e procederemo coi lavori. È, infatti, necessario concordare lo sviluppo delle opere in modo da agire in maniera coerente e coordinata. Per capirci, se io devo approntare dei vani per le casse audio devo prima conoscerne la dimensione ma non ho ancora potuto confrontarmi con chi se ne occuperà. Per quanto possibile noi la nostra parte l'abbiamo fatta ma siccome è chiaro che il termine lavori verrà sforato abbiamo già chiesto una proroga al Comune».

Una volta che i lavori saranno entrati nel vivo quanto tempo ci vorrà per portarli a termine?

«La previsione era di una sessantina di giorni - risponde Scaglia - ed è probabile quello sia il tempo che servirà a finire, naturalmente a partire dal momento in cui l'attività di cantiere potrà entrare nel vivo».

Ulteriori dettagli sulla situazione li fornisce il direttore lavori, l'ingegner Paolo Rosatti.

«I lavori sono in corso - specifica Rosatti - il termine di contratto scadeva il 13 settembre ma in mezzo ci sono state sospensioni per le ferie estive, inoltre è importante capire che l'appalto di adeguamento antincendio in realtà è suddiviso in alcuni altri sotto appalti. Le opere edili ma anche impianti di illuminazione, impianto audio, arredi. A breve l'intervento edile terminerà poi procederemo col resto».

Il sindaco spiega

Infine il primo cittadino di Storo, Luca Turinelli, che nonostante tutto continua a dirsi fiducioso.

«Sono sereno - afferma il sindaco - le cose procedono bene. Proprio in questi giorni è stato assegnato l'appalto per l'allestimento multimediale, che è andato alla ditta "Linea Gobbato snc" di Ponte San Nicolò per 36 mila euro. A breve partiranno anche le gare per le sedie e gli arredi interni. La mia speranza è che i lavori siano completati per fine dicembre o inizio gennaio. Poi ci saranno da effettuare i collaudi. L'apertura potrebbe essere a primavera 2020 con un evento specifico. Il termine di fine lavori sforato? Purtroppo in queste cose c'è sempre molta burocrazia ma stiamo procedendo ad assegnare una proroga».

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