il caso

Giallo di Celledizzo: Lucietti colpito quando era a terra

Nuovo passo avanti nelle indagini. L’ipotesi è che il giovane stesse prendendo la mira nel momento in cui è stato colpito alle spalle



TRENTO. Massimiliano Lucietti, il cacciatore di 24 anni ucciso nei boschi di Celledizzo, era disteso a terra – probabilmente per prendere la mira – quando è stato raggiunto dal colpo fatale alle spalle. E’ un ulteriore elemento che emerge dalle indagini sull’omicidio, che sta conducendo il pm Davide Ognibeni.

Un omicidio ancora in gran parte avvolto dal mistero. Finora si sapeva che il giovane era stato ferito mortalmente da un colpo alla nuca sparato da una distanza di almeno mezzo metro, ma che potrebbe essere anche maggiore.

Chi ha esploso quel colpo? Il giallo rimane aperto. Si attende la conclusione degli ulteriori accertamenti sul caso, che potrebbero fare finalmente chiarezza.

Come è noto era stato il 59enne Maurizio Gionta, cacciatore ed ex guardia forestale, a ritrovare il corpo di Lucietti, per poi togliersi la vita. L’uomo ha però lasciato un biglietto, in cui ha chiesto di non essere incolpato per la morte del giovane.













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