il caso

Giallo di Celledizzo: Lucietti è stato ucciso, ma da chi? La risposta la darà l’analisi balistica del Ris

Le prime risultanze dell’autopsia dicono che il colpo mortale che ha raggiunto il 24enne alla nuca ed è stato esploso da almeno mezzo metro. Decisivo capire quale fucile ha sparato

IL DRAMMA. Massimiliano ucciso da un colpo di fucile 

IL SUICIDIO. Si è tolto la vita il cacciatore che aveva trovato il corpo di Max

I VIGILI DEL FUOCO. Il dolore per la morte di Massimiliano: "Eri uno di noi"



PEIO. E’ di poco dopo le 16 di oggi, mercoledì 2 novembre, la notizia che Massimiliano Lucietti, il cacciatore di 24 anni trovato morto domenica mattina nei boschi di Celledizzo, è stato ucciso. Ferito mortalmente da un colpo alla nuca sparato da una distanza di almeno mezzo metro (ma potrebbe essere anche maggiore). Sono le prime risultanze dell’autopsia, la cui relazione completa arriverà fra diverse settimane.

Ora la domanda principale cui dare risposta è quale sia il fucile che ha esploso il colpo letale. Decisivo l’esame balistico eseguito dal Ris, il cui risultato è atteso nei prossimi giorni.

Gli inquirenti infatti hanno sequestrato sia il fucile del 24enne, morto domenica mattina 31 ottobre nei boschi sopra Celledizzo, che quello del 59enne Maurizio Gionta, cacciatore ed ex guardia forestale che ha ritrovato il corpo del giovane e poi, secondo gli elementi raccolti dai carabinieri, lunedì mattina si è tolto la vita. Gionta ha infatti lasciato un biglietto, in cui ha chiesto di non essere incolpato per la morte del giovane, il che rende ancora misteriosa la dinamica dell’accaduto nei boschi di Celledizzo.













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