Consiglio provinciale

Fugatti in aula: «Sanità, ritardi nelle visite ma ci sono miglioramenti. Impossibile pagare tanto di più il personale»

Chiusa la discussione su linee programmatiche Il presidente: «Senza risorse finanziarie non c'è autonomia»



TRENTO. Si è chiusa ieri (22 dicembre) a tarda sera la discussione in Consiglio provinciale a Trento sulle linee programmatiche del governatore Maurizio Fugatti. Sul tema Euregio - ha detto Fugatti - sono stati messi in campo il bypass (e le risorse sono arrivate e sono assicurate) e poi è nato il progetto A22 che quando andrà in porto l'autostrada sarà la più green di Europa.

Riguardo alla sanità, il presidente ha sottolineato il livello di umanità della sanità trentina. «I ritardi nelle visite ci sono, anche se ci sono stati miglioramenti anche se i problemi del personale sono sempre seri. Sulla mobilità sanitaria: per 20 anni, ha aggiunto, è sempre stata in negativo, picco raggiunto nel 2015 con 13 milioni di euro andati fuori provincia. Nel 2022 il Trentino è tornato a incassare anziché pagare».

Sul contratto trentino della sanità «si deve essere realistici perché si è in un quadro nazionale, anche se il Trentino può fare qualcosa in più. Non c'è un contratto sudtirolese della sanità e ciò dimostra che il Trentino non può pagare tanto di più il personale sanitario». Si lavora sulle condizioni di fondo: dalla scuola di medicina e dal fatto che un professionista entrerà in un sistema completamente integrato sul territorio. 

Sul tema dello Statuto e dei temi finanziari, Fugatti ha ribadito, che «senza risorse finanziarie non c'è autonomia». Dopo Patto di Milano e quello di Garanzia con gli accordi con Draghi e Giorgetti hanno portato cento milioni nelle casse della Pat. Ed è la prima volta dopo tre legislature. Insomma, la partita finanziaria è determinante. L'accordo di San Michele ha portato a casa il massimo possibile sugli arretrati e dentro quell'accordo ci sono 12 milioni all'anno, sui combustibili che stanno calando, per sempre che non andranno ai conti nazionali. 













Scuola & Ricerca

In primo piano