IL CASO

Fugatti: "Il Trentino preso in giro dal Governo. Vuole fare cassa alle spalle dei territori"

Il governatore all'attacco: "Non crede nessuno che, in una manovra da 55 miliardi, riesca a trovarne appena 1,5  quando il reale fabbisogno è di oltre 5"



TRENTO. «Siamo partiti con responsabilità e spirito di leale collaborazione. Il risultato è che ci sentiamo presi in giro da un Governo che evidentemente punta a fare cassa sulle spalle dei territori». A dirlo è il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che riassume così la posizione assunta durante la videoconferenza con i colleghi delle altre Regioni e con la Provincia autonoma di Bolzano.

«Non ci crede nessuno - ha detto Fugatti - che nell'approvare un decreto da 55 miliardi, lo Stato riesca a trovare appena 1,5 miliardi quando il reale fabbisogno è di oltre 5 miliardi. Gli equilibri su cui poggiavano i conti dello Stato sono saltati e se questa è la risposta, è chiaro che non si è voluto ascoltare minimamente i territori. Significa impedire non solo a noi, che per statuto gestiamo con le nostre forze sanità, scuola e tante altre competenze, ma anche alle Regioni ordinarie di assicurare ai propri cittadini servizi essenziali come la salute ad esempio».













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»