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Flop della quarta dose in Alto Adige: su 138 mila dicono sì solo 12mila 

Il virologo Fabrizio Pregliasco: «Poche in tutta Italia ma qui sono ancora di meno, circa l’8%. Meno di uno su dieci. Tutta colpa della narrazione negativa di un vaccino considerato vecchio mentre gli over 60 a rischio finiscono in ospedale»


Valeria Frangipane


BOLZANO. L’Alto Adige registra il grande flop della quarta dose. Su una platea di circa 138 mila aventi diritto (dal 1962 in poi) ad oggi hanno detto sì poco più di 12 mila. Una miseria.

Fabrizio Pregliasco, virologo, docente universitario e direttore sanitario dell’Istituto ortopedico Galeazzi di Milano - spesso in Alto Adige perchè ha casa in Val Sarentina - non ha dubbi: «La quarta dose non sta sollevando entusiasmi in Italia ma qui se possibile va peggio. Con una percentuale attorno all’8%».

Meno di un vaccinato su dieci.

Ma la colpa di chi è? «Di una narrazione negativa che parla di vaccino “vecchio” quando invece una grossa quota di over 60 senza il secondo richiamo continua a finire in ospedale. Perchè se è vero che con Omicron il virus non fa più paura è vero che la sua circolazione continua ad essere ampia e non è detto che sia sempre uno scherzo. E poi pochissimi indossano la mascherina... sembra sia quasi vietata ... mentre nei luoghi chiusi ed in presenza di affollamenti si deve portare come si fa con gli occhiali da sole». Resta da capire quali scenari si profilano.

«Stiamo passando dalla pandemia ad una fase endemica ... il virus ci accompagnerà ancora per molto tempo, ma sarà meno aggressivo, avrà l’effetto di un sasso in uno stagno, andrà via via calando sempre che non emergano varianti particolarmente patogene. Ci aspettano nuove variazioni sul tema, più contagiose, più diffusive, in grado di schivare vaccini e guarigioni, basti pensare che il 9% delle nuove infezioni sono reinfezioni. Per questo occorrerà continuare a vaccinare i fragili come si fa contro l’influenza».

Occhio a Centaurus.

All’orizzonte si staglia Centaurus, sottovariante di Omicron con i primi casi registrati in Italia. Originaria dall'India la BA.2.75 è 13 volte più veloce nel diffondersi rispetto a BA.5, quella che oggi è prevalente anche in Alto Adige. «Sì è molto più contagiosa della BA.5 e potrebbe essere protagonista della prossima ondata».

Franzoni ed i vaccini aggiornati.

Sulla questione vaccini interviene anche Patrick Franzoni - viceresponsabile Emergenza Covid Asl - che a sua volta sfata la narrazione dei vaccini vecchi. «Attenzione perchè la quarta dose oggi a disposizione “aggiorna” l’immunità cellulare dei linfociti T, per cui assolve bene al suo compito». Franzoni fa sapere che sono attesi altre due novità. «Ai primi di settembre Moderna uscirà con metà dose di vaccino aggiornato a Omicron BA.1. Mentre a metà ottobre si annuncia Pfizer con metà dose aggiornata a BA.4 e BA.5. Ma stiamo già parlando di Centaurus. Per cui pensiamo ai linfociti T e vacciniamoci senza rincorrere aggiornamenti vari».

Armanaschi, vaccini a Bolzano.

Luca Armanaschi, coordinatore amministrativo del Comprensorio sanitario di Bolzano, offre una panoramica dell’offerta al San Maurizio. Domani mercoledì 3 agosto si immunizza alla nuova clinica dalle 8.40 alle 12.40 e dalle 14 alle 16.40, solo con prenotazione. Giovedì 4 agosto dalle 8.40 alle 12.40 e dalle 14 alle 15.40 solo con prenotazione e dalle 15.40 alle 16.40 open. Venerdì 5 dalle 8.40 alle 12.40 solo con prenotazione. Mercoledì 10 agosto (8.40- 12.40 e 14 - 16.40), con prenotazione. Giovedì 11 agosto dalle 8.40 alle 12.40, con prenotazione e dalle 14 alle 16.40 open. Ancora disponibilità sul 5 e sul 10 agosto per prenotare.













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