«Vaia, emozioni e buone proposte» Stasera a Varena

Varena. Partiamo dalle dichiarazioni rilasciate da Marcello Mazzucchi, già direttore delle foreste della valle di Fiemme, al Trentino intervistato da Andrea Selva nel giorno dell’anniversario di Vaia....



Varena. Partiamo dalle dichiarazioni rilasciate da Marcello Mazzucchi, già direttore delle foreste della valle di Fiemme, al Trentino intervistato da Andrea Selva nel giorno dell’anniversario di Vaia. «Lasciate fare alla Natura - ha detto Mazzucchi - Ogni minuto il bosco si allarga di tre metri quadrati. E parlo solo della valle di Fiemme. Il bosco può perdere una battaglia, ma non perde mai la guerra. Il paesaggio naturale è fatto di foreste, dove non c’è il bosco significa che è intervenuto l’uomo. Dove il bosco se n’è andato, il bosco ritorna. Gli alberi sono i prediletti di Madre Natura che ci sorprende per la sua capacità distruttrice, ma anche per la capacità di ripresa: dove c’è una ferita lei manda gli alberi a ricucirla. La soluzione non è tutto o niente: ogni intervento deve essere mirato per le singole zone, per le funzioni che ha il bosco in quella zona e per le caratteristiche dei luoghi. Solo che ci vorrà pazienza... La fretta è cattiva consigliera, un bosco cresciuto naturalmente ha valore maggiore sotto ogni aspetto. Ricordiamoci che la foresta di Stradivari è figlia di una selezione naturale durata millenni. Non si fanno violini con gli alberi piantati».

Da queste considerazioni si partirà stasera per discutere su un futuro non sufficientemente indagato, sul fatto cioè che la natura - per quanto “aiutata” - faccia il suo corso. A Varena, nella sala Antonio Longo, alle 20.30, incontro con Bruno Crosignani, direttore dell’ufficio forestale di Cavalese, Marcello Mazzucchi, Sergio Camin, artista, e Paolo Mantovan direttore del “Trentino”.













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