«Teatro, ospedale, scuola: faremo così» 

Castello di fiemme. Il consigliere provinciale e segretario della Lega di Fiemme e Fassa Gianluca Cavada, insieme ai due membri del direttivo Enrico Fiorone e Paolo Friol, hanno voluto fare il punto...



Castello di fiemme. Il consigliere provinciale e segretario della Lega di Fiemme e Fassa Gianluca Cavada, insieme ai due membri del direttivo Enrico Fiorone e Paolo Friol, hanno voluto fare il punto sull’ospedale di Cavalese e fare un po’ di chiarezza in riferimento ad alcune opere pubbliche bloccate a Cavalese. «Già a suo tempo come Lega avevamo dato il nostro sostegno al referendum sul teatro comunale di Cavalese – ha attaccato Cavada – il progetto presentato dalla Patrimonio del Trentino – non ci piaceva affatto con quella palestra per l’arrampicata e quella grande vetrata, che snaturava a nostro giudizio il progetto originario. Quelle due innovazioni peraltro hanno fatto lievitare i costi di oltre 1 milione di euro. L’orientamento della Lega anche a livello provinciale ora è quello di rivedere il progetto e portare i posti a sedere da 340 a 300 e avvicinarsi al primo progetto di massima predisposto dall’architetto Facchin. Questo permetterebbe di ridurre enormemente i costi, avvicinandosi di più al modello preesistente bocciato dal referendum solo per una manciata di voti».

Anche per l’altra importante opera, la nuova scuola elementare il cui progetto è stato bloccato, la Lega ha chiarito la sua posizione. «La palestra prevista nella scuola – ha sottolineato il consigliere provinciale – è sovradimensionata rispetto alle esigenze della scuola, la conferma era arrivata anche dal dirigente scolastico Roberto Trolli». Friol ha ricordato che la soluzione sulla quale ci si sta confrontando l’esecutivo provinciale potrebbe essere quella di trovare due settori diversi per il finanziamento, il comparto per l’istruzione e quello dello sport. Ma su quel progetto dovranno essere fatte comunque altre importanti valutazioni riguardanti la mensa scolastica, caldeggiate anche dalla Comunità di valle. Nel progetto la mensa garantirebbe un servizio per solo 150 pasti al giorno (studenti e anziani), ma attualmente ne vengono distribuiti ben 600. E proprio sulle esigenze del servizio mensa Cavada ha ricordato che ne ha parlato oltre che con il sindaco Silvano Welponer anche con l’assessore ai lavori Silvano Seber.

Per quanto riguarda l’ospedale, Cavada ha ribadito la sua posizione: «Non vogliamo rinfocolare la polemica e non diamo giudizi di merito a nessuno: non siamo mai stati contrari alla creazione di un ospedale nuovo, volevamo comunque che venissero garantiti tutti i servizi primari. Ora stiamo valutando solo la soluzione migliore per la nostra gente senza sprecare denaro». «La giunta provinciale non sta bloccando niente – ha ribadito Fiorone, ex medico dell’ospedale di Cavalese – sta solo valutando le migliori soluzioni senza per questo penalizzare gli ospedali di valle . Non dimentichiamo che il centro sinistra autonomista in passato ha firmato ben due protocolli, con gli assessori Borgonovo Re e Ugo Rossi) ai quali non è seguito alcun atto concreto per migliorare i servizi. La gente della nostra valle voleva fatti, non parole». L. CH.













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