«Sempre più piste ciclabili» 

Opere pubbliche a Castello-Molina. Il sindaco Marco Larger ha illustrato in aula il progetto per creare una nuova rete di strade per gli amanti della mobilità pulita. La caserma dei carabinieri sarà un quartier generale per la Protezione civile


Luciano Chinetti


Castello-molina. L’interrogazione della lista “Impegno Civico”, firmata dai consiglieri Wohlgemuth, Piazzi, Martignon e Canal e riguardante l’utilizzo dei fondi di bilancio per opere sovracomunali, come la caserma dei carabinieri e le piste ciclabili, è stata anche l’occasione per fare un po’ di chiarezza su come l’amministrazione comunale di Castello-Molina intende utilizzare i fondi del proprio bilancio e quelli del Progetto Avisio. Il sindaco Marco Larger in un articolato documento di 5 pagine in consiglio comunale ha spiegato qual è la filosofia che sta alla base dei nuovi investimenti, condivisi per altro da tutti i comuni della valle.

«La creazione di una nuova rete di piste ciclabili – ha sottolineato il sindaco Larger - è stata un’ottima idea politica volta a favorire sia il comparto turistico, sia il suo stesso sviluppo in vista di una sempre maggiore offerta di mobilità “pulita” in sicurezza a favore dei residenti. Non è vero che queste piste ciclabili siano interamente finanziate dalla Provincia. Infatti ultimamente ci sono sempre più compartecipazioni con fondi comunali o sovracomunali, basti pensare per esempio alla pista ciclabile più recente in valle tra Predazzo e Ziano, realizzata con la compartecipazione di fondi dei due comuni e della Comunità territoriale di Fiemme in accordo con i comuni. E’ tra l’altro anche in fase di progettazione la pista ciclabile per la zona “a monte” con i fondi del “Progetto Avisio” per la ciclabile tra Cavalese e Ziano lungo la statale 48 e su una struttura al servizio della mobilità sostenibile nel comune di Valfloriana. Il tutto senza la compartecipazione diretta della Provincia».

La Provincia attualmente, come ha ricordato ancora il sindaco Larger, ha invece in programma la realizzazione della pista ciclabile nel tratto tra Maso Pertica e la rotonda a ovest di Cavalese a fianco della statale 48. Un altro tratto che sarà ripristinato con i fondi del Progetto Avisio è il collegamento della ciclabile tra Aguai-Molina, abbandonato dalla programmazione provinciale.

Ma l’altro tratto di ciclabile molto più ambizioso, che sarà finanziato con i fondi del Progetto Avisio è la Molina –Lavis, attraverso la valle di Cembra. «Questa è la più grande scommessa emersa dal tavolo di lavoro – ha sottolineato con una punta di orgoglio il sindaco Larger – che coinvolge tutti i comuni di Fiemme, tutti i comuni di Cembra, più i comuni di Lavis e di Trento».

Ma il sindaco Larger ha anche chiarito l’utilizzo dei fondi comunali per la riqualificazione della caserma dei carabinieri di Molina. «La caserma di Molina è stata ritenuta strategica dal Comando regionale – ha precisato il sindaco - e che ha garantito la presenza dei militari dell’Arma anche negli anni futuri. Ma non solo. La struttura di Molina in futuro diventerà anche il quartier generale in caso di pubblica calamità previsto nel Piano comunale di Protezione civile».













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