Referendum sul teatro, via agli incontri 

Cavalese, oggi in biblioteca e domani nella sala polifunzionale di Masi gli approfondimenti della maggioranza



CAVALESE. Per il referendum di domenica si stanno muovendo anche i gruppi consigliari della maggioranza. «Per i gruppi di maggioranza il grande timore sin dal momento della presentazione - sottolineano la consigliera Ornella Vanzo e l’assessore Mansueto “Manci” Vanzo - è che il quesito referendario sia troppo vago e quindi fuorviante. Ci sono reali difficoltà, di esprimere il proprio giudizio personale, in ordine alla ricostruzione del teatro attraverso un sì od un no, senza che all'espressione di voto risulti collegato un corrispondente e concreto progetto per entrambe le evenienze. Confusione forse in gran parte alimentata da chi, giocando sul cuore delle persone, ha diffuso la tesi che sia possibile ricostruire il teatro tale e quale com'era prima del terribile incendio che lo ha distrutto. Confusione alimentata da chi ha addirittura sostenuto la tesi che esistesse un progetto già appaltabile. Nemmeno la richiesta di un confronto pubblico tra la maggioranza consiliare ed i promotori del referendum che poteva essere occasione di tanti chiarimenti è stata, purtroppo accolta, forse proprio perché questo referendum ha inspiegabilmente e immotivatamente preso le pieghe di uno scontro politico e non di un dibattito costruttivo su un tema importante per tutti».

«Un referendum che, lungi dall'essere cristallino - spiegano ancora-, sembra utilizzato per creare contrapposizioni e diventare una triste strumentalizzazione di antagoniste forze politiche invece di un confronto di idee. Nei momenti informativi sotto il gazebo è stato doverosamente chiarito che il progetto presentato dall'amministrazione comunale a firma dell'architetto Zattara intende salvaguardare integralmente la parte storica del teatro di Cavalese, quella di pregio e al quale tutti siamo legati per affetto e ricordi del nostro passato, mentre necessariamente la ricostruzione della parte inerente palcoscenico, platea, boccascena, deve sottostare al rispetto delle normativa cogente in materia di sicurezza, di fruibilità ai disabili, di innovazione tecnologica, di vie di fuga. Una parte dei cittadini – sottolineano ancora Ornella e Mansueto Vanzo - ha manifestato, invece, la preoccupazione sul tempo di ricostruzione più che sul modo in cui avverrà. Molti si sono dichiarati dispiaciuti per la spesa di denaro pubblico che il referendum ha comportato».

«La sensazione è che l'espressione del sì o del no non sia, come dire, univoca - concludono - e quindi non sia rapportabile alla volontà di chi esprime il suo voto ed in estrema sintesi conferma che nel sì rientra pienamente anche il progetto presentato all'amministrazione comunale a firma dell'architetto Zattara che conserva fedelmente e integralmente la parte storica con le necessarie innovazioni tecnologiche e di sicurezza».

Per un approfondimento si terrà una serata informativa oggi alle 20.30 in biblioteca di Cavalese ed una domani, alle 20.30, nella sala polifunzionale di Masi di Cavalese. (l.ch)













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