Pozza nel “terrore” per la sfilata in paese di mille krampus 

Due ali di folla hanno applaudito il tradizionale evento Il presidente Bernard: «Successo che ripaga di tanto lavoro»


di Elisa Salvi


POZZA . Se non hanno raggiunto il migliaio - annunciato nelle scorse settimane - poco ci è mancato. In ogni caso, i krampus, ieri sera a Pozza, hanno fatto il loro dovere sfilando per Strada de Meida, tra due ali di folla che li hanno accolti soprattutto tra tante urla al minimo accenno di avvicinamento “minaccioso” dei diavoli alle transenne predisposte lungo la via. Un successo per i “Krampus da Poza”, il gruppo a capo dell’organizzazione della sfilata, che ha visto anche il supporto dei vigili del fuoco volontari del paese e dei Polins de Fascia a presidiare gli accessi e a garantire uno svolgimento il più possibile “tranquillo”, per quanto lo possa essere una parata di diavoli.

«C’è stata qualche disdetta dell’ultimo minuto - racconta Gianluca Bernard, presidente dei Krampus di Pozza - da parte di gruppi altoatesini e austriaci, per il resto sono giunti tutti, con l’intento di divertirsi e soprattutto di stupire il pubblico che è arrivato numeroso». Non solo fassani a seguire la passerella partita dalla chiesa di San Nicolò, e proseguita per il centro di una Pozza innevata che ha fatto da perfetta quinta alle mosse teatrali dei diavoli, ma anche persone giunte da tutta la regione al seguito dei gruppi protagonisti. Tutto, quindi, si è svolto come da copione con un’incredibile varietà, in mostra lungo la strada, di abiti inquietanti realizzati con pelli di caprone, code di cavallo, catene, campanacci e soprattutto maschere dalle espressioni terribili accentuate da occhi rossi luminosi e lunghe corna a sovrastare il capo. Non sono mancati i carri con a bordo i krampus, così come le fiaccole, i falò e il fumo scarlatto a enfatizzare il clima lugubre. Tra le note più curiose le compagini di giovani diavoli, molto più impegnati a spaventare i coetanei a bordo strada dei colleghi adulti, e pure una gradevole - e rara - presenza femminile, vestita di pelli nere con trucco dark ma priva di maschera: «Stasera sono sola, ma nel nostro gruppo ci sono altre due ragazze che accompagnano i krampus. Mi piace questo look e anche recitare per qualche minuto la parte della “cattiva”», dice Daisy di Laion prima di iniziare la sua passerella. Una nuova frontiera, quindi, per le “cattive ragazze” secondo la leggendaria finalità dei krampus, che si accompagnano alla figura di San Nicolò, di spaventare i bambini disobbedienti. «Quello che ci dà più soddisfazione è rinnovare la tradizione - conclude Bernard - che richiede anche tanto impegno. Ci vuole quasi un anno di preparazione per una sfilata così, ecco perché a Pozza la organizziamo ogni paio d’anni. Ma se i risultati sono questi non mancherà certo la motivazione a continuare».

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