L’invito all’astensionismo finisce in Parlamento 

Cavalese, il pentastellato Marini ha chiesto l’intervento del deputato Cattoi in Commissione Affari Costituzionali. Presentata una interrogazione al Governo



CAVALESE. L’invito all’astensionismo al referendum su teatro comunale di domenica prossima a Cavalese fatto dal sindaco del capoluogo della valle Silvano Welponer finirà nelle aule del Parlamento. Il candidato alle elezioni provinciali del Movimento 5 Stelle Alex Marini giovedì pomeriggio infatti ha provveduto a contattare il deputato del M5S della Commissione Affari Costituzionali Maurizio Cattoi affinché porti all’attenzione del Parlamento quanto di recente affermato dal sindaco di Cavalese Silvano Welponer rispetto al referendum popolare su come ristrutturare il teatro del suo Comune. La sollecitazione è stata immediatamente accolta da Cattoi, il quale ha già presentato un’interrogazione al Governo mettendolo a conoscenza della questione e sollecitando provvedimenti.

«Ho ascoltato e letto le dichiarazioni del sindaco Welponer, il quale persevera ostinatamente nell'invitare ad astenersi. Gli aggettivi che mi vengono in mente per definirle - sottolinea Alex Marini - iniziano tutti con la i: imbarazzanti, inique, illegali. Appare infatti evidente come il primo cittadino del Comune fiemmese punti ad invalidare la consultazione referendaria per mancato raggiungimento del quorum. Voglio dire una cosa chiara a Welponer e a tutti quelli che come lui pensano sia lecito incitare all’astensionismo: non è solo un atteggiamento scorretto verso i diritti dei cittadini, è proprio un comportamento illegale e come tale sanzionato dalla legge. L’invito all’astensione dal diritto al voto è una delle più vili e squallide pratiche politiche alle quali, ahimè, siamo spesso costretti ad assistere con una sensazione di rabbia e impotenza a causa dell’inettitudine delle Istituzioni. Si tratta di una pratica che contrasta con i principi fondamentali dell’ordinamento democratico e che pertanto deve essere combattuta senza tentennamenti. La Costituzione assegna alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Concetti nobili che però devono essere resi veri con comportamenti conseguenti. Queste le ragioni profonde che ci hanno indotto a chiedere l’intervento del Governo. Non solo la richiesta di individuare eventuali responsabilità specifiche per il caso di Cavalese, ma - conclude - la volontà di esprimere un monito verso comportamenti scorretti che purtroppo si ripetono con triste frequenza». ( l.ch.)















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