Il Coro Valfiemme perde il presidente «Eri il nostro faro»

Castello-molina. Giovedì, all’Ospedale di Rovereto dove era ricoverato per Covid 19, contagiato alcune settimane fa in un ospedale di Milano dove si era recato per curare un’altra patologia, si è...



Castello-molina. Giovedì, all’Ospedale di Rovereto dove era ricoverato per Covid 19, contagiato alcune settimane fa in un ospedale di Milano dove si era recato per curare un’altra patologia, si è spento Gabriele Corradini. Personaggio molto noto nell’ambiente bolzanino dove viveva e esercitava la professione di commercialista, era inoltre conosciuto perché da anni era presidente del Coro Re Laurino di Bolzano.

Gabriele Corradini, la cui famiglia era originaria di Castello di Fiemme, trascorreva molto tempo anche nella sua casa di Castello dove aveva moltissimi amici e dove presiedeva il Coro Valfiemme di Castello, che ha voluto ricordarlo con queste dolcissime parole:

“Il nostro carissimo Gabriele, il nostro amato Presidente ci ha lasciati oggi. Siamo increduli e questo infinito dolore ci offusca persino le parole e qualunque discorso degno della sua persona. Caro Lele, avevamo ancora tanti progetti da portare avanti, ne stavamo parlando e li stavamo pianificando. Tu eri la nostra roccia, eri il nostro faro e lo sarai sempre. Non meritavi di andartene così e soprattutto adesso, in questo momento difficile in cui è perfino precluso accompagnarti per l’ultimo saluto su questa terra, cantando con Te e per Te. Grazie per tutto ciò che hai fatto per noi, per la tua presenza costante, il tuo impegno, la tua generosità, la tua giovialità, il tuo buonumore, le tue risate, la tua positività capace di spazzare qualunque nuvola.

Ci mancherai sempre, anche se siamo sicuri che troverai il modo di essere sempre con noi. Fai buon viaggio Lele e canta in mezzo agli angeli. Un giorno ci ritroveremo ancora assieme. Tu aspettaci. Il tuo amico Stefano assieme a tutto il Tuo Coro Valfiemme”.

Un affettuoso abbraccio è rivolto anche al fratello e alle sorelle che non hanno avuto la possibilità di salutarlo e di accompagnarlo nell’ultimo suo viaggio terreno. G.S.













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