«Da Metroland ad oggi solo proclami altisonanti» 

Cavalese, il presidente di Transdolomites Girardi attacca la Provincia, colpevole di «inconcludenza per 10 anni in tema di trasporti». Domani conferenza stampa


di Francesco Morandini


FIEMME E FASSA . Massimo Girardi, presidente dell’associazione “Transdolomites”, questa volta sembra davvero sul sentiero di guerra. Avvicinato domenica scorsa all’inizio di via Bronzetti, a Cavalese, in occasione di “Fiemme senz’auto”, è sembrato ancor più battagliero del solito. Accanto al suo treno di cartone, che sarà collocato anche in Fassa e Cembra, un’iniziativa promossa in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e dove sarà possibile farsi fotografare ai finestrini con lo slogan “noi scegliamo il treno”, non ha risparmiato critiche alla giunta provinciale rea di tergiversare, quando non ostacolare, il progetto del treno dell’Avisio. Poche ore dopo ha riassunto le sue lagnanze in un comunicato in cui annuncia una conferenza stampa per domani alle ore 10 all’hotel America a Trento.

«Dopo anni nei quali Associazione “Transdolomites” e Comitato Avianova si sono battuti sui grandi temi della mobilità e delle infrastrutture per una nuova mobilità per la Valli dell’Avisio e Altipiano di Lavarone – scrive Girardi - ora il Trentino Orientale (territorio nei quali i due gruppi sono attivi) intende prendere posizione dinnanzi all’immobilismo ed alla scarsa sensibilità che la Provincia Autonoma di Trento ha dimostrato nei riguardi di questa fetta importante del Trentino e delle sue ambizioni di progresso e di crescita sostenibile».

Il presidente di “Transdolomites” ha intenzione di mettere sul piatto tutti gli articoli, documenti, mozioni, petizioni, di Comuni e Comunità di Valle e dello stesso Consiglio provinciale di Trento, che i due gruppi di lavoro hanno raccolto negli anni. Si lamenta in sostanza la mancata attivazione della Provincia a fronte di mozioni di sostegno che sono state approvate da Comuni e Comunità con una popolazione di 175.000 abitanti. Non solo, la stessa Provincia nel 2014 aveva assicurato la progettazione del treno stanziando un milione di euro, ma – ci dice Girardi – quei soldi sono finiti nel bellunese in quei Comuni, dove si prospettava la richiesta di annessione alla Provincia di Trento.

Con l’approssimarsi delle elezioni provinciali dell’autunno 2018, Transdolomites ha deciso di prendere posizione e «denunciare l’inconcludenza di oltre 10 anni di governo provinciale in tema di trasporti».

«Da Metroland ad oggi – prosegue il comunicato - dai grandi proclami, alle promesse altisonanti ed alle continue inversioni di marcia, è ora giunto il momento di tirare le conclusioni e di fare l’appello nominale di chi, eletto in Consiglio provinciale, avrebbe dovuto fare la propria parte e invece si è nascosto in nome degli ordini delle segreterie politiche».

«Sarà il giorno del giudizio – annuncia in tono quasi apocalittico - nei riguardi di chi sino ad oggi ha governato, ma allo stesso tempo un severo monito anche nei riguardi di coloro che si proporranno come futuri candidati in occasione delle prossime elezioni provinciali». Tutto questo perché, anche loro, «siano pienamente consapevoli che il tempo delle promesse allegre ed opportunistiche è finito. Anche loro – conclude il presidente Girardi, pronto per la conferenza di domani - saranno chiamati a rendere conto di quanto fatto ed onorato».

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