il caso

Canazei, armato di pistola rinchiude una donna in casa: liberata dopo l’irruzione dei carabinieri

L’uomo, che è stato denunciato, avrebbe anche minacciato di morte "in videochiamata" due donne



CANAZEI. Un giovane campano già noto alle forze dell'ordine è stato denunciato a piede libero per violenza privata e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio dai carabineri di Cavalese. L'uomo, la notte tra sabato e domenica, ha minacciato di morte "in videochiamata" due donne brandendo un pistola.

Ai carabinieri è arrivata una richiesta di aiuto che segnalava come una ragazza fosse stata rinchiusa contro il suo volere in un abitazione di Canazei sotto la minaccia di un’arma per mano di un uomo, ospite in quei giorni in casa sua. Sul posto sono arrivate le pattuglie del Radiomobile di Cavalese e della Stazione di Predazzo che hanno fatto irruzione nell'appartamento.

Assieme all'uomo - comunica una nota dell'Arma - i militari hanno trovato la donna, trasportata poi in ospedale a Cavalese, in stato confusionale. Durante la perquisizione sono state rinvenute due pistole "repliche" non funzionanti, una delle quali utilizzata dal malvivente per minacciare la giovane, oltre ad un fucile a pallini del tipo "flobert" e, ben occultati anche tre involucri in cellophane termosaldati con circa 12 grammi di cocaina e del denaro contante.

Per chiarire i fatti è stata svolta una perquisizione anche in un'abitazione di Cavalese. Gli approfondimenti hanno consentito di documentare poi come il giovane pregiudicato, non nuovo a questi episodi, nel corso della nottata avesse minacciato di morte "in videochiamata" due donne brandendo un pistola e ceduto della cocaina in almeno un'occasione. 













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