C’è interesse per la banda larga Brennercom

San giovanni di fassa/sèn jan. In sala consiliare del Comune di Sèn Jan a Pozza giovedì sera è stato presentato il progetto della banda larga per Muncion, Pera, Pozza, Vigo, Tamion e Soraga e che...



San giovanni di fassa/sèn jan. In sala consiliare del Comune di Sèn Jan a Pozza giovedì sera è stato presentato il progetto della banda larga per Muncion, Pera, Pozza, Vigo, Tamion e Soraga e che coinvolge Brennercom, azienda altoatesina che offre servizi internet e telefonici, il Consorzio Elettrico di Pozza di Fassa che si occupa dei lavori di allacciamento e la Computer&System per il servizio. A rappresentare le tre aziende in sala e a spiegare ai soci in sala l’intero progetto e lo status quo dell’operazione c’erano Alberto Quartaroli di Brennercom, Dino Detomas direttore del Consorzio e Giancarlo Dorich titolare della Computer&System.

Quartaroli ha presentato la Brennercom nata a Bolzano nel 1998. Il 50% delle azioni è della Provincia di Bolzano e oggi ha più di 200 dipendenti e 12 mila clienti. Ha chiuso l’ultimo esercizio finanziario con oltre un milione di utile e i centri di approvvigionamento di internet sono Francoforte, Zurigo e Milano.

Da un paio d’anni il Cep, uno degli enti più virtuosi della valle e del Trentino, ha deciso di investire per portare in ogni casa del territorio da esso coperto la banda larga, ossia internet sicuro e veloce (10mega) e come partner ha scelto Brennercom che è in grado di portare la “vera” banda larga, quella che in termine tecnico si chiama Ftth, ossia quella che arriva direttamente a casa. Per capire le differenze: l’Adsl arriva nelle case con la fibra di rame, la successiva Fttc arriva fino alla strada e poi continua sulla fibra di rame e invece la Ftth arriva diretta in casa. I vantaggi sono molti e non sempre si percepiscono, ma a livello turistico internet è una della maggiori critiche del cliente e a livello personale è un grande vantaggio per i fruitori, in espansione, delle televisioni o cinema online.

Il direttore Detomas ha spiegato che il Consorzio ha voluto con forza investire in questa direzione per offrire ai soci un servizio di qualità che duri nel tempo. Ha spiegato che l’investimento è stato davvero importante, ma che non c’è il minimo pentimento perché ogni azione verrà ripagata nel lungo termine. L’ipotesi di investimento iniziale era di 700/900 mila euro, quella attuale invece di 3 milioni e mezzo di euro. Per far arrivare i tubicini della fibra in ogni casa infatti il Cep, nei paesi allacciati da poco, ha dovuto fare dei lavori non previsti: scavando ha trovato tubi antichi in cemento e perlopiù pieni tanto da non poter farci passare la fibra. Inoltre ha trovato 700 interruzioni: rotture mai segnalate e riparate dai gestori precedenti.

Se tutto va bene per la fine 2019 i lavori saranno finiti, anche per Tamion e Muncion. Anche i rifugi in alta quota sono stati raggiunti dalla fibra, la zona di Ciampedìe è stata connessa proprio giovedì 13 giugno poco prima della conferenza stampa, e le altre zone sono raggiunte tramite ponte radio con un traliccio installato al Buffaure.

Per quanto riguarda il servizio, Dorich ha spiegato che il costo mensile per una famiglia per avere fibra e telefono si aggira sui 29 euro.

In sala si è cercato di portare sicurezza rispondendo ai dubbi agli utenti, spronati a informarsi e contattare il Consorzio o il negozio di Dorich per qualsiasi consiglio. V.R.













Scuola & Ricerca

In primo piano