Attraversare Predazzo in bici e in tutta sicurezza 

Mobilità sostenibile. Da qualche giorno si può grazie al nuovo tratto di pista ciclabile che sarà inaugurato domani in occasione della festa di S. Giacomo. Prima della cerimonia una biciclettata


Francesco Morandini


Predazzo. Se c’è qualcosa che non manca a Predazzo (meglio sarebbe dire fra Predazzo e Ziano, i Comuni dell’alta val di Fiemme che lavorano da tempo a stretto contatto pur non avendo voluto fondersi) sono le piste ciclabili. Con il completamento della ciclabile comunale sulla destra Avisio già aperta da Ziano al ponte del Gac e i cui lavori saranno completati a breve con la sistemazione di via Fiamme Gialle e la costruzione di una rotonda all’altezza della zona artigianale, le ciclopedonali saranno 3, se si considera anche la strada di mezzo lungo la campagna molto utilizzata anche dalle due ruote. La terza è la ciclabile provinciale Molina-Canazei che, con il completamento dell’attraversamento di Predazzo, è quasi praticamente completata. I 2.441 metri che dal km. 16.630 al km. 18750 della ciclovia della valle di Fiemme (praticamente dal rio delle Pozze al ponte delle Coste, già aperti da alcune settimane), saranno solennemente inaugurati domani in occasione della festa patronale di S. Giacomo. La cerimonia inizierà alle 11 nei pressi del centro sportivo e sarà anticipata da una biciclettata inaugurale a cui tutti sono inviatati a partecipare con i propri mezzi.

«Grazie a questa nuova opera ora sarà possibile attraversare l'abitato di Predazzo in sicurezza» afferma un comunicato del Comune di Predazzo, che ricorda anche i problemi che dovevano affrontare i ciclisti: la promiscuità con la viabilità ordinaria che costituisce un elemento di pericolo e di intralcio per l’utenza ciclopedonale, soprattutto nel periodo turistico, e i problemi di sicurezza in via delle Fiamme Gialle (dall’intersezione di via Portela fino alla rotatoria per la SS n° 50 del passo Rolle). Da lì, in estate, ci sarebbe anche la ciclabile temporanea su via Trento, Roma e Battisti, che però qualche problema di sicurezza lo crea negli accessi delle vetture alle vie laterali.

Il punto di forza del progetto è indubbiamente il recupero funzionale del ex ponte ferroviario sul torrente Travignolo che ha visto l'ultimo passaggio di convogli ferroviari il 10 gennaio 1963 e che ora è diventato transitabile dopo che nei decenni scorsi era stato detto di no (per questioni di sicurezza) all’attraversamento pedonale.

«Anche quest’opera – aggiunge il comunicato del Comune - si inserisce nell’ambito delle azioni volte a favorire la mobilità sostenibile nella valli di Fiemme e Fassa. Ma avrà anche valenza turistica grazie ai quasi 100.000 passaggi all'anno che vengono misurati lungo la ciclovia delle valli di Fiemme e Fassa». Una piccola parte di quei 420 km che percorrono il Trentino e a cui ora si sono aggiunti 2,5 km che da rio delle Pozze circondano il biolago, salgono affiancando parzialmente una strada di campagna fino via Morandini, via C. Barbieri e il ponte sul Travignolo. Da lì è possibile salire lungo il corso d’acqua fiancheggiando la caserma della Guardi di Finanza o scendere verso la confluenza nell’Avisio (dove c’è un’area di sosta e la piazzola dell’elicottero) e risalire fino al ponte delle Coste.

Il costo complessivo dell’intervento è stato di 584.218,26 euro.















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