la soluzione

Alla Rsa di Tesero la “parete degli abbracci” per essere più vicini

A finanziarla la cassa rurale della val di Fiemme. Ora gli anziani posso tornare ad accarezzare e ad essere accarezzati in sicurezza



TESERO. Per gli ospiti e i loro familiari questi sono giorni di grandi emozioni, di contatti a lungo rimandati, di parole dette finalmente tenendosi per mano. La Casa di Riposo Giovanelli di Tesero  ha, infatti, allestito nella sala relax al piano terra, dedicata già dallo scorso giugno alle visite, la “Parete degli abbracci”, sostituendo le vetrate con dei divisori attraverso i quali si inseriscono dei guanti usa e getta di un materiale particolarmente morbido che permette di percepire il calore della persona che sta dall’altra parte.

La Val di Fiemme Cassa Rurale ha voluto assumersi le spese di questo allestimento, così che questo costo straordinario non vada a pesare ulteriormente sul bilancio della Casa di Riposo.

“L’emozione che traspare durante questa nuova modalità di visita è davvero tanta - racconta il personale dell’equipe della Rsa - Sorrisi, lacrime, baci prima solo inviati, ora sentiti sulle mani… Carezze che troppo a lungo sono venute a mancare e che sanno dire alla persona residente, soprattutto se malata a livello cognitivo, ci sono, sono qui!

Questo strumento aggiunge un enorme canale di comunicazione alle visite con i famigliari, quello del contatto. Tante persone malate, infatti, non parlano, sembrano chiuse in un mondo tutto loro a causa della malattia, ma riescono a “sentire” attraverso il contatto. Per qualcuno è stata anche l’occasione di accarezzare nuovamente i figli, un gesto di mamma da sempre conosciuto, finora negato e che riporta le persone nel ruolo di genitore, restituendo la forza di un’identità riconosciuta, che è il nostro nucleo vitale da sempre”.

Con il finanziamento della “Parete degli abbracci” la Val di Fiemme Cassa Rurale ha voluto manifestare la sua vicinanza agli ospiti e ai loro familiari e il ringraziamento agli operatori che in quest’ultimo anno si sono spesi con amore e professionalità per cercare di colmare il vuoto lasciato dall’interruzione delle visite. Un sostegno economico che diventa, quindi, un abbraccio dell’intera comunità agli anziani e a quanti si sono presi cura di loro nel corso dell’ultimo difficile anno.













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