UNIVERSITA'

Facoltà di Medicina a Trento, via libera della giunta provinciale

Costi di 5 milioni all'anno per l'ateneo, che lavorerà in partnership con altre università come Verona e Padova



TRENTO. Parere favorevole della Provincia autonoma di Trento all'attivazione, a decorrere dall'anno accademico 2020/21, del corso di laurea magistrale inter-ateneo in Medicina e Chirurgia. La decisione - si legge in una nota - assunta oggi dalla giunta, rappresenta un passaggio fondamentale per la nascita del corso di laurea a Trento.

L'accreditamento dei nuovi corsi di studio, disciplinato da norme nazionali, prevede infatti che sia il Ministero ad autorizzare la proposta di un ateneo riguardante l'avvio di un nuovo corso. Ma lo stesso iter prevede anche che le Regioni, e in questo caso la Provincia autonoma, esprimano un parere favorevole «avendo valutato le specifiche condizioni dell'offerta formativa nel settore e la sua interazione con l'azienda sanitaria».

La proposta dell'Università di Trento prevede la partnership con altre università come Verona e Padova. I costi a regime, stimati in linea di massima dall'Ateneo, sono di circa 5 milioni all'anno.

Al passaggio di oggi seguirà a breve anche la firma di un Protocollo d'intesa fra Provincia e Università di Trento per lo svolgimento delle attività assistenziali in raccordo con l'Azienda sanitaria. Al contempo - prosegue la nota - verrà affrontata anche la possibilità di avviare al più presto tirocini nelle strutture sanitarie provinciali per studenti iscritti al quinto e al sesto anno dei corsi di laurea di Verona e Padova.













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