agricoltura

Drosophila, la Fem ha depositato il dossier sul suo “nemico”

Prima di immettere il Ganaspis brasiliensis ci vorrà il via libera del ministero



TRENTO. Ancora un passo in avanti nella lotta contro la Drosophila suzukii. La Fondazione Edmund Mach ha predisposto il dossier di valutazione del rischio del Ganaspis brasiliensis, il parassitoide importato lo scorso anno dalla Svizzera in grado di contrastare il moscerino asiatico dei piccoli frutti che sta causando ingenti danni alle coltivazioni, anche in Trentino.

Ora per la sua immissione sul territorio è necessario richiedere la specifica autorizzazione al Ministero dell'Ambiente, chiamato a valutare l’analisi dei rischi diretti e indiretti legati all’immissione dell’ACB (agente di controllo biologico) sulla biodiversità presentata nel dossier. Intanto nelle camere quarantena della Fem si sta procedendo con l' allevamento e la moltiplicazione del microimenottero originario dell'Estremo Oriente (vespina innocua per l'uomo).

Del dossier che descrive le caratteristiche biologiche ed ecologiche della specie Ganaspis brasiliensis e i possibili impatti sull’ecosistema, si è parlato oggi, 25 marzo, nell'ambito della 7^ giornata tecnica sui piccoli frutti dove è stato fatto il punto appunto sul progetto di lotta biologica, ma anche sui risultati del monitoraggio di Drosophila suzukii e del parassitoide asiatico Leptopilina japonica ritrovato sul territorio provinciale nel 2019.

Focus anche sulla gestione sostenibile della fertirrigazione della fragola in fuorisuolo e sull'antonomo della fragola, il piccolo coleottero dannoso per fragola, lampone e mora coltivati.

L'incontro è stato aperto dal direttore generale, Mario Del Grosso Destreri, che ha evidenziato il grande impegno della Fem nella lotta contro le emergenze fitosanitarie, a cominciare da Drosophila suzukii e cimice asiatica. "I nostri ricercatori e tecnici sono impegnati in prima linea - ha sottolineato-. E' una battaglia importante, ma grazie alle competenze che abbiamo sviluppato in Fem, al forte raccordo con gli altri enti di ricerca a livello nazionale e al supporto della Provincia autonoma di Trento, siamo nella giusta direzione per dare una risposta, concreta e sostenibile, al mondo agricolo".













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