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Dove finiscono i nostri rifiuti? A Bergamo e anche all’estero

Tutti i dati forniti dal vicepresidente della Giunta Tonina in risposta a una interrogazione di Paola Demagri



ROVERETO. Con la discarica di Ischia Podetti satura, la giunta provinciale ha deciso di «dirottare» alla discarica di Rovereto i rifiuti ingombranti, che sono il vero problema. Ma quanti rifiuti? Lo chiedeva una interrogazione la consigliera provinciale Paola Demagri (casauatonomia.eu). Ed è arrivata la risposta dell'assessore Tonina.

Demagri chiedeva: quante tonnellate di rifiuti sono dislocati nel sito di Rovereto e quale sarà la loro colorazione; se esistono altri siti provvisori in Trentino; se la Provincia emetterà un ulteriore bando.

Tonina fornisce i dati: «attualmente (al 16 novembre 2022), risultano stoccate presso il sito di Rovereto 1.550 tonnellate di rifiuto "secco residuo" (EER 20.03.01), e circa 330 tonnellate di rifiuto "ingombrante" (EER 20.03.07). In attesa del trasporto , il "secco residuo" si trova collocato in un capannone coperto, mentre il rifiuto "ingombrante" è stoccato su altre aree in un piazzale; per tali rifiuti è previsto il conferimento ad impianti di recupero fuori provincia.

Il "secco residuo" è destinato a termovalorizzatori, mentre il rifiuto "ingombrante" sarà destinato ad impianti di recupero».

Dove vanno secco e ingombrante? «Con la chiusura delle discariche di Imer (avvenuta il 30/06/2022), e di Monclassico (avvenuta il 31/10/2022), sono rimasti disponibili per lo stoccaggio del rifiuto secco residuo e ingombrante in Provincia i siti di Ischia Podetti a Trento e Lavini a Rovereto. In particolare presso la discarica di Ischia Podetti si sta utilizzando il cosiddetto "catino nord", un sito di stoccaggio temporaneo dove a breve inizieranno anche i lavori per l'approntamento di un nuovo lotto; inoltre sono in via di realizzazione delle apposite piattaforme di stoccaggio su di un'area situata fra il 1° e il 3° lotto di discarica; i lavori di costruzione delle piattaforme si concluderanno nei primi mesi dell'anno 2023.

Presso la discarica dei Lavini sono invece già disponibili spazi di stoccaggio in un capannone coperto e sui piazzali».

Li esportiamo, ma dove? Tonina spiega che per il rifiuto "secco residuo" c'è un contratto da 10.000 t/anno con la societa REA Dalmine s.r.l. di Bergamo, per gli anni 2022 e 2023. La Provincia ha esperito un ulteriore bando europeo per il "secco residuo", aggiudicato a settembre 2022, per 8.000 tonnellate; ma la dfitta (straniera) sta aspettando l'autorizzazione all'esportazione. Intanto vanno alla REA Dalmine s.r.l.. L'agenzia Adep intende inoltre attivare un nuovo bando europeo per i rifiuti ingombranti (EER 20.03.07), per le quantità che verranno complessivamente prodotte nel 2023 (circa 8.000 tonnellate)».













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