TURISMO

"Dolomiti Montagne di Venezia", il logo bellunese non piace al Trentino

Mario Tonina, vicepresidente della Provincia e assessore all'ambiente, è critico: "Scelta che non va nella direzione dell'idea d'insieme costruita con grande sforzo ed equilibrio"



TRENTO. «È certamente un fatto positivo che la Provincia di Belluno si doti di un marchio ombrello per la sua promozione, analogamente a quanto già avviene sia in Trentino che in Alto Adige. Così come è fuori discussione l'opportunità che si punti sul potenziale delle Dolomiti per la propria promozione. Ma associare al nome Dolomiti lo slogan 'le montagne di Venezià è un'operazione estremamente delicata». Così il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore all'ambiente, Mario Tonina, sul nuovo logo presentato ieri alla Bit.

«Le Dolomiti sono condivise dalle Province autonome di Trento e Bolzano, dalla Regione del Veneto e dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia - prosegue -. Sono state inserite nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco dieci anni fa come Bene unico, condiviso tra territori diversi» e aggiunge di avere appreso dai quotidiani «del nuovo marchio territoriale, nell'ambito di un progetto finanziato dalle Province di Trento e Bolzano a valere sul Fondo Comuni Confinanti».

 «Lo sforzo fatto dalle amministrazioni in questi anni è sempre stato quello di cercare l'unità nella diversità, con l'obiettivo di promuovere le Dolomiti unitariamente, come Patrimonio delle comunità che lo abitano innanzitutto. La dicitura 'le montagne di Venezia' non va esattamente nella direzione di questa idea d'insieme costruita con grande sforzo ed equilibrio», osserva Tonina.

«Si badi bene, non è una critica mossa da inesistenti gelosie tra vicini - sottolinea -, quanto piuttosto la genuina preoccupazione che così facendo il sistema che ci unisce vada profondamente incrinandosi nelle sue radici più intime e profonde».

«A maggio il Trentino assumerà la Presidenza della Fondazione - aggiunge - che, in questi anni, ha dimostrato di essere un'importante piattaforma di dialogo e confronto tra territori. Un laboratorio in cui sperimentare forme di governance trasversali tra territori montani. Consci del fatto che il logo del Patrimonio mondiale Dolomiti Unesco non è - e non vuole essere - un marchio territoriale, mi auguro che si possa costruire un dialogo fattivo anche sui temi della promozione congiunta delle Dolomiti, evitando di perdere forza competitiva spacchettandole nelle 'Dolomiti Di'».

«Mi sono sempre battuto - conclude - per il riconoscimento della specificità della montagna. Lo slogan 'le montagne di Venezia' segna una visione chiaramente urbano-centrica, che vede nella montagna uno spazio da utilizzare per le sue risorse, e non uno spazio di vita per le popolazioni che la abitano. Comprendo certamente le ragioni del marketing, ma credo che un territorio eccezionale come quello delle Dolomiti non abbia bisogno di andare a braccetto con l'icona di Venezia».













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