sanità

Cup, trattative per il rinnovo del contratto: timore esternalizzazioni

L’ex candidato sindaco di Trento Giuliano Pantano attacca: “L’esternalizzazione dei servizi, degli appalti e dei subappalti si è rivelato un espediente per aggirare le norme”



TRENTO. “Il confronto in corso per il rinnovo del contratto di gestione del servizio CUP di Trento, genera tra il personale un clima di incertezza e di timore sul proprio futuro lavorativo”.

È quanto scrive in una nota l’ex candidato sindaco di Trento ed esponente politico Giuliano Pantano (Rifondazione Comunista-Unione Popolare) circa gli impegni assunti dalla Provincia a dicembre per valutare la possibilità di reinternalizzare il servizio, che a suo parere sono stati “vergognosamente disattesi e nulla è stato fatto per dar seguito al protocollo firmato, mentre ad oggi le lavoratrici e i lavoratori non hanno ancora garanzie su: tutele contrattuali, condizioni lavorative e continuità occupazionale”.

"La situazione che i dipendenti del servizio CUP stanno vivendo – prosegue Pantano –  è frutto di politiche del lavoro perseguite da decenni sia da centrosinistra che da centrodestra mirate alla distruzione dei diritti della classe lavoratrice; il sistema dell’esternalizzazione dei servizi, degli appalti e subappalti si è rivelato un espediente per aggirare norme e fare grossi profitti sulla pelle di chi lavora svendendo al ribasso qualità dei servizi e dignità lavorativa”.

Secondo Pantano si tratta di un modello organizzativo poco attento alla sicurezza nei luoghi di lavoro, che causa precarietà, bassi salari, disuguaglianze e dumping contrattuale. “Un modello che ha già mostrato tutti i suoi limiti e rischi.  Ancor più inaccettabile è l’outsourcing nel settore della sanità dove non si possono spostare funzioni primarie dei servizi pubblici all’esterno del proprio perimetro, arrivando ad una condizione in cui è il privato che detta le regole e la tutela della salute viene derubicata da bene comune, ad occasione di profitto del privato”.

"Il servizio CUP – prosegue Pantano – è fondamentale per i cittadini: i suoi addetti hanno mantenuto alti livelli di professionalità garantendo il primo contatto tra il paziente e il servizio sanitario. Consideriamo inammissibile ogni ipotesi di delocalizzazione del personale o di suo sottoinquadramento e chiediamo che in ogni caso venga garantito il principio di invarianza retributiva delle lavoratrici e dei lavoratori”.













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