sanità

Covid, torna a impennarsi la curva blu dei ricoveri nei reparti di malattie infettive

Il grafico con i dati di Apss/Trentino Digitale mostra la gravità della situazione che stiamo vivendo: la curva è tornata a crescere velocemente dopo il repentino calo fra gennaio e febbraio

LA SITUAZIONE: Altri due decessi per colpa del virus

 


Gianluca Marcolini


TRENTO. I numeri non mentono, purtroppo, e neppure i grafici che ne sono la diretta conseguenza. Lo abbiamo imparato sulla nostra pelle, in questi lunghi mesi: anche chi ne era scolasticamente refrattario, alle cifre e alla matematica, ha dovuto farsene una ragione e imparare nuovamente a fare di calcolo. O quantomeno ad abituarsi a leggere i numeri. Perché mai come in questa pandemia abbiamo compreso come e quanto i numeri siano importanti, talvolta facendo letteralmente la differenza fra la vita e la morte.

I numeri che Il grafico di Apss/Trentino Digitale offre sull’andamento dei ricoveri per Covid negli ospedali trentini, sono nuovamente allarmanti. Lo mostra chiaramente il grafico sull’andamento dei ricoveri nei reparti di malattie infettive, dato che fornisce un quadro sempre preciso sulla diffusione del contagio, ancor più delle cifre riferite alla terapia intensiva e all’alta intensità. Ebbene, la curva blu si è nuovamente impennata dopo la caduta a precipizio fra gennaio e febbraio, quando il numero di ricoveri nei reparti di malattie infettive (il primo step dell’ospedalizzazione, il meno grave e invasivo per il paziente) era sceso da circa 300 a meno di 100. Ora è risalito, riportandosi velocemente e drammaticamente a 150 ricoveri (come mostra il grafico qui sotto con i numeri dei ricoveri per Covid in Trentino - fonte Apss/Trentino Digitale).

 

 

Un balzo in su che mostra anche graficamente ciò che stiamo raccontando in questi giorni con le nostre parole scritte, ovvero che la pandemia è tutt’altro che terminata, che il Covid è per nulla vinto e che il contagio continua a essere troppo alto rischiando così di far svanire gli effetti (finora pochi) della campagna vaccinale (che ha già molti problemi di suo) e di rimettere sotto pressione la sanità italiana.

Impedire alla curva blu di innalzarsi eccessivamente, fermandola prima di raggiungere le punte massime toccate lo scorso dicembre e a novembre, a un soffio da quota 400 (fra aprile e maggio di un anno fa si era balzati appena sopra 300) è un nostro obbligo morale e un dovere di cittadini.













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