LE MISURE

Covid, Fugatti e la zona rossa anticipata: sì, no, forse

Il presidente trentino con i governatori leghisti: “Impensabile chiudere a partire dal prossimo weekend. Sì alle famiglie unite a Natale”. Ma in giornata non si era detto contrario all’anticipo



ROMA. Chiusura anticipata a partire dal 19, perché "la situazione sanitaria è grave". Anzi no: "È impensabile immaginare in queste ore una chiusura a partire dal prossimo weekend". Perché "la salute viene prima di tutto ma servono responsabilità e buonsenso".

Sulla zona rossa (o arancione che sia) ventilata dal Governo, Maurizio Fugatti si è esibito oggi in una serie di dichiarazioni non poco contraddittorie. L'ultima in ordine di tempo arriva attorno alle 18.30, battuta dall'Ansa. E' una dichiarazione congiunta di Matteo Salvini e degli amministratori della Lega Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana, Luca Coletto (assessore alla Sanità in Umbria per conto di Donatella Tesei), Nino Spirlì, Luca Zaia. E Maurizio Fugatti.

"Gli italiani - si legge - si stanno dimostrando rispettosi delle regole, la salute viene prima di tutto ma servono responsabilità e buonsenso perché il diritto alla salute va accompagnato al dirtitto al lavoro. È impensabile immaginare in queste ore una chiusura a partire dal prossimo weekend, senza programmazione e senza la certezza di un piano definito per i rimborsi e una programmazione seria. In questo quadro, un'eventuale zona rossa su tutto il territorio nazionale smentirebbe le chiusure differenziate tra Regioni fortemente volute dal governo. Attendiamo che l'esecutivo si esprima ufficialmente e al più presto. Le restrizioni possono essere sostenute solo in presenza di immediati rimborsi per le attività danneggiate come avviene in tutta Europa e in particolare in Germania”.

I governatori leghisti esprimono, anche, “la volontà (sull'esempio europeo) di non dividere, isolare e dividere famiglie e italiani, che in 8 casi su 10 vivono in piccoli Comuni, almeno il giorno di Natale. A proposito di scuole, infine, la riapertura del 7 gennaio sarà impossibile senza investimenti mirati su traporto pubblico ed edifici. Il governatore Massimiliano Fedriga ha il mandato per trattare con il governo, in modo da evitare provvedimenti improvvisi, punitivi e non organizzati che rischiano di danneggiare famiglie e imprese già fortemente colpite dalla crisi”.

Lo stesso Fugatti però, in un'intervista precedente a margine del consiglio provinciale, era parso favorevole, o per lo meno, non si era detto contrario all’anticipo proposto da alcune Regioni, come risulta chiaro da questo video.

Fugatti: "Favorevoli alla zona rossa"

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Queste le parole del presidente. Che nella conferenza stampa serale per fare il punto sul contagio, ritratta quando afferma che "alcune Regioni hanno chiesto di anticipare al 19 e il Trentino non è tra quelle, come è stato riportato. Noi attendiamo la decisione del Governo di domani: un giorno in più o uno in meno cambia poco".

A questo punto viene da chiedere a Fugatti un po' di chiarezza. In questi giorni di incertezza i cittadini ne hanno bisogno.













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