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Covid: bassa adesione ai vaccini nel carcere di Trento ma ora i contagi sono a zero

La garante dei detenuti Menghini: con la pandemia l’attività lavorativa per  i detenuti è crollata del 20%



TRENTO.  La campagna vaccinale nel carcere di Trento ha registrato un'adesione inferiore alle aspettative, presumibilmente connessa al caso AstraZeneca. Lo ha riferito alla Quarta commissione del Consiglio provinciale di Trento, la Garante dei diritti dei detenuti, Antonia Menghini.

La campagna vaccinale è iniziata lo scorso 15 marzo, assieme all'attività di informazione e sensibilizzazione svolta dall'area sanitaria. Nel carcere si sono registrati solo sette casi di contagio nella prima d'ondata e una punta massima di 32 contagiati, perlopiù asintomatici o paucisintomatici, a inizio dicembre 2020.

Al 22 marzo 2021 non si registrano contagi né tra tra la popolazione detenuta, né tra la polizia penitenziaria.

Tra le criticità connesse all'epidemia, Menghini ha rilevato il crollo del 20% dell'attività lavorativa per i detenuti e il condizionamento sui corsi scolastici, con la sospensione dell'attività in presenza, cui si è aggiunta la difficoltà della realizzazione della connessione delle aule alla rete internet per l'attivazione della Dad in modalità digitale, che entrerà presumibilmente a regime entro la fine di aprile. Ugualmente sono stati prima sospesi e poi ridotti i contatti con l'esterno, rimpiazzati solo parzialmente con il sistema delle video chiamate (un dispositivo per ognuna delle sei sezioni). 

Nella casa circondariale di Trento vi sono una serie di criticità legate al superamento del numero delle presenze, alla crescita delle presenze di detenuti protetti e alla sospensione dei trasferimenti su richiesta a partire 10 novembre 2020. Lo ha riferito sempre  Antonia Menghini. Attualmente, sono detenute presso il carcere in località Spini di Gardolo 294 persone (272 uomini e 22 donne) a fronte di una capienza massima definita dall'accordo quadro con la Provincia di 240 detenuti. Nel 2019 i detenuti erano 336, e l'andamento delle presenza negli ultimi sette anni è in costante decrescita, ad eccezione dei detenuti protetti, per cui si è registrata lo scorso anno una punta di 109 persone in due sezioni.













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