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Coldiretti rilancia: "Basta orsi. No alla carne sintetica"

Gianluca Barbacovi rieletto alla guida per altri 5 anni



TRENTO. L'assemblea di Coldiretti del Trentino, riunitasi a Trento, ha confermato la fiducia al presidente uscente Gianluca Barbacovi.

Barbacovi, 35 anni, agricoltore residente in Val di Non, continuerà a  rappresentante l'organizzazione per i prossimi cinque anni. "Per me è un onore presiedere Coldiretti per altri 5 anni, ringrazio tutta l'assemblea per la fiducia. Abbiamo tanta carne al fuoco, tante tematiche da affrontare, saranno 5 anni impegnativi. Io da parte mia darò piena disponibilità a portare avanti le nostre battaglie a difesa del settore agricolo", ha detto il presidente riconfermato.

Momento molto toccante quello dedicato all’alluvione in Emilia Romagna, un disastro che ha devastato aziende agricole e allevamenti in una delle aree più agricole del Paese. “Alla tragedia per i cittadini e i danni sulla produzione agricola – ha ricordato Barbacovi – si aggiungono quelli alle strutture come gli impianti dei frutteti, le serre, gli edifici rurali, le stalle, i macchinari e le attrezzature perse, senza contare la necessità di bonificare i terreni e ripristinare la viabilità nelle aree rurali con frane nelle aziende e lungo le strade”. Il presidente ha ricordato che Coldiretti ha lanciato un'iniziativa di solidarietà grazie alla quale sarà possibile sostenere le aziende agricole colpite attraverso un apposito conto corrente.

Molti i temi affrontati nel corso della seduta, con lo stesso Barbacovi a fare il punto delle grandi battaglie condotte e da portare avanti a livello locale, nazionale ed internazionale.

Molto forte il passaggio sui grandi carnivori, un tema di stretta e drammatica attualità per la provincia di Trento: “Il nostro grido d’allarme e le nostre mobilitazioni in questi anni non si sono mai fermate. Adesso il limite è stato superato e non possiamo più aspettare: la soluzione va trovata immediatamente. La terribile vicenda di Andrea Papi della Val di Sole e i numerosi attacchi registrati negli ultimi mesi rappresentano la punta dell’iceberg di una situazione fuori controllo dove la resistenza di chi lavora e vive sul territorio è ormai al limite”.

Barbacovi ha rilanciato anche la battaglia contro il cibo sintetico: “Gli investimenti nel campo del cibo sintetico stanno crescendo molto, sostenuti da diversi protagonisti del settore hitech e della nuova finanza mondiale. Per quanto riguarda la carne da laboratorio, la verità che non viene rivelata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti".

Anche rispetto alla recente entrata in vigore della legge sulle “etichette allarmistiche del vino” in Irlanda la posizione di Coldiretti è ferma: “Si tratta di una norma distorsiva del commercio che è il risultato di un approccio ideologico nei confronti di un alimento come il vino che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea e conta diecimila anni di storia. Dobbiamo difendere un settore del Made in Italy che ha scelto da tempo la strada della qualità”.













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