Montagna

Catinaccio, due alpinisti finiscono in un canalone. Sul Sass Pordoi due americani sorpresi dalla grandine

Due soccorsi nella notte nel giro di poche ore. I due italiani hanno sbagliato itinerario mentre percorrevano la ferrata Laurenzi



TRENTO. Si è concluso intorno alle 00.30 di questa notte (26 agosto) un complesso intervento in soccorso di due escursionisti, lui del 1989 di Trieste e lei del 1972 di Carsoli (AQ). I due stavano percorrendo la ferrata Laurenzi nel gruppo del Catinaccio quando hanno sbagliato itinerario finendo in un canale molto impervio. Illesi ma in difficoltà nel proseguire autonomamente, hanno chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 18.30.
Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell'Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l'intervento dell'elicottero che è atterrato al rifugio Antermoia per imbarcare a bordo un operatore della Stazione Alta Fassa. Volati in quota, il recupero dei due escursionisti non è stato possibile per la scarsa visibilità causata dalla nebbia.

Quattro operatori della Stazione Alta Fassa, quindi, sono saliti con il mezzo al rifugio Alpe di Tires ed hanno percorso a piedi buona parte della ferrata. Intorno alle 22 i due escursionisti sono stati avvistati nel canalone sottostante grazie ad una luce appositamente accesa.

Uno dei soccorritori si è calato per circa 50 metri fino a raggiungere i due escursionisti, che sono stati recuperati uno ad uno sul sentiero grazie a un sistema di paranchi, mentre era in corso un forte temporale e una grandinata. I soccorritori li hanno poi accompagnati in sicurezza fino alla cresta sommitale, in un punto più comodo che consentisse il recupero con l'elicottero. Passato il temporale, l'elicottero è volato in quota e li ha recuperati a bordo in hovering per trasferirli a valle a Canazei, dove i due escursionisti sono stati rifocillati dagli operatori della Stazione Alta Fassa.

Una cordata di due alpinisti americani del 1995 e del 1993 ha chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 22.30 di ieri perché incrodati a un centinaio di metri dalla cima sulla via Maria al Sass Pordoi. I due si erano attardati lungo la via e, dopo essere stati colti da un forte temporale e dalla grandine, non erano più in grado di proseguire in autonomia.
Il Coordinatore dell'Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l'intervento di una squadra di sette operatori della Stazione Alta Fassa che con la funivia, appositamente aperta per agevolare le operazioni di soccorso, sono arrivati in cima al Sass Pordoi. Da qui si sono calati per circa 100 metri fino a raggiungere i due alpinisti e, attraverso un sistema di paranchi, li hanno recuperati fino in cima e trasferiti a valle con la funivia. L'elicottero, che aveva terminato da poco l'intervento precedente sul Catinaccio, è atterrato al passo Pordoi per consentire all'equipe medica di visitare i due alpinisti. Ipotermici per via della grandinata subita, sono stati elitrasportati all'ospedale di Cavalese.













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